mercoledì 25 gennaio 2023

Cronaca di una sconfitta annunciata, 25.01.43

Cronaca di una sconfitta annunciata; dall'11 dicembre 1942 al 31 gennaio 1943, giorno per giorno, la cronistoria dell'ARMIR durante l'offensiva sovietica "Piccolo Saturno". Tratto da "Le operazioni delle unità italiane al Fronte Russo (1941-1943), edito dall'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito.

25 GENNAIO.

ROTTURA DEL SETTORE TENUTO DAL XXIV CORPO D'ARMATA CORAZZATO TEDESCO ED ISOLAMENTO DEL CORPO D'ARMATA ALPINO.

Il 25 gennaio il Comando del Gruppo di Armate precisava le proprie precedenti direttive di: - ritardare al massimo l'avanzata del nemico sulle direttrici Valujki - Kupjansk e Starobelsk - Kupjansk, in contatto con il Gruppo di Armate Don; - sistemare Kupjansk a caposaldo da difendere ad oltranza; - svolgere azioni di ricognizione nella zona di Valujki, dove il nemico era poco attivo. Per eseguire questi compiti erano in affluenza nel settore di Valujki la Divisione Gross Deutschland e nella zona di Karkov un Corpo d'Armata SS (Divisioni Adolf Hitler e Reich).

RIPIEGAMENTO DEL CORPO D'ARMATA ALPINO (17-31 GENNAIO).

Il 25 gennaio il Comando d'Armata, per mezzo di un aereo atterrato nei pressi della colonna, comunicava al Generale Nasci che il punto di sbocco era stabilito al bivio posto 16 chilometri a sud - est di Novi Oskol e che Nicholajevka, fortemente presidiata dal nemico, avrebbe dovuto essere attaccata per poter proseguire. La Divisione Tridentina riprendeva all'alba la marcia su Nikitovka, tolta a deboli resistenze di regolari e partigiani. Erano attraversati numerosi paesi, i cui abitanti rifornivano di viveri gli alpini affamati. I battaglioni Verona e Vestone, la 255a compagnia del Val Chiese, una batteria del gruppo Bergamo, con i carri armati tedeschi, che costituivano avanguardia, si spingevano in avanti per un paio d'ore di marcia, raggiungendo Arnautovo.

Il Comando della Divisione ordinava per il giorno seguente: - la partenza contemporanea dell'avanguardia e della colonna, già distanziate nella presa degli alloggiamenti; - l'attacco di Nicholajevka da parte dell'avanguardia, sostenuta poi dalla restante parte della colonna. La Divisione Vicenza riprendeva la marcia su Bolsce Lipjagi, che raggiungeva nella notte, sostandovi. Il battaglione Pieve di Teco, in avanguardia, colpito dal fuoco di mortai, attaccava i reparti nemici, riuscendo a liberare 100 militari italiani tenuti prigionieri.

Le unità della Divisione Cuneense si dirigevano su Malakijeva. Il battaglione Dronero, in avanguardia, per aprire il passo alla colonna, doveva iniziare un combattimento sostenuto dal Mondovì e da un gruppo di artiglieri. Il nemico ritirandosi rilasciava 200 prigionieri italiani. La colonna si frazionava: il Comando della Divisione ed il 2° alpini raggiungevano Malakijeva alle ore 24; il 1° alpini sostava nel villaggio di Solonzy.

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