sabato 27 ottobre 2018

lunedì 22 ottobre 2018

El Alamein

Permettetemi una divagazione, ma erano tutti nostri soldati... prima che "un italiano in Russia" sono stato anche "un italiano ad El Alamein"... E anche quest'anno è El Alamein... fra le centinaia di fotografie scattate nell'Aprile 2009 quando mi sono recato per l'ultima volta in Africa, voglio ricordare quei ragazzi e quella tragica battaglia con questa immagine. Era l'alba di uno di quei giorni in cui ho visitato il fronte dalla litoranea alla depressione di Qattara, e poi ancora più a sud; avevo appena dormito nel sacco a pelo nella zona di Naqb Rala. Come tetto un cielo di stelle che mai avevo avuto modo di vedere prima nella mia vita... un'emozione unica! All'alba dunque mi sono alzato per primo ed indossati gli anfibi sono salito su una delle quote circostanti, mi sono sdraiato dentro una delle trincee ancora presenti e poi "visto". Nel silenzio più assoluto ho "respirato" El Alamein e il deserto: le emozioni non possono essere scritte, ma in qualche modo e per la prima volta ero lì con loro...

Aurelio Mangiavacca 2

Aurelio ha un volto! Da quando in Russia ci è stata donata la sua piastrina tutti noi ci siamo sempre chiesti chi c'era dietro a quell'oggetto tanto importante ed alla sua storia. Aurelio a destra e il fratello Giuseppe a sinistra... entrambi caduti in Russia, Aurelio durante la ritirata e Giuseppe in prigionia. Domenica 4 novembre a Vernasca (PC) avremo l'onore di riconsegnare alla figlia di Giuseppe la piastrina dello zio scomparso.

lunedì 15 ottobre 2018

Aurelio Mangiavacca 1

Si chiamava Aurelio, Aurelio Mangiavacca; è partito nel 1942 per la Russia con l'8° Reggimento Alpini della famosa Divisione Julia, dissanguatasi dal dicembre 1942 al gennaio 1943 al tristemente famoso quadrivio di Selenyj Yar. Aurelio è nato il 1 aprile 1920 a Castell'Arquato, un piccolo paesino sulle colline in provincia di Piacenza. Con lui è partito anche il fratello Giuseppe, nato il 25 dicembre 1912. Due fratelli partiti insieme per la guerra.

Aurelio risulta disperso dal 21 gennaio 1943; Giuseppe fu catturato dall'Armata Rossa e morì il 4 luglio 1943 al campo di Tiomnikov. Non sono mai più tornati a casa, inghiottiti in un buco nero che per noi italiani si chiama Campagna di Russia. A noi 11 persone che abbiamo ripercorso a piedi il tragitto della Divisione Tridentina dal Don a Nikolajewka nel gennaio 2018 ed in occasione del 75° anniversario, la sera prima della nostra ultima tappa, da Nikitowka a Nikolajewka appunto, si avvicinò un giovane russo, Sergej, e ci consegnò gratuitamente la piastrina di Aurelio. Sergej non volle nulla in cambio, certamente contento se fossimo riusciti a riconsegnare quel piccolo oggetto così tanto importante per la famiglia che lo aspettava a casa.

Dopo settimane di ricerche e qualche intoppo burocratico che ha allungato i tempi più del previsto, Domenica 4 novembre consegneremo il piastrino di Aurelio ai familiari; lo consegneremo presso il comune di Vernasca, sempre in provincia di Piacenza e località dalla quale la famiglia Mangiavacca proviene. Quale data più simbolica del 4 novembre, anniversario della fine e della vittoria nella Grande Guerra?

Grazie al fondamentale contributo delle persone che lavorano agli Uffici Anagrafe dei comuni di Castell'Arquato, Vernasca, Salsomaggiore Terme e Fidenza, siamo riusciti ad arrivare alla Signora Marisa, figlia di Giuseppe, ed alla Signora Simona, nipote di Giuseppe, il povero fratello di Aurelio. Domenica 4 novembre sarà per noi 11 una giornata importante, finalmente conosceremo i parenti più stretti di Aurelio e finalmente una parte di lui tornerà a casa. Ho custodito a nome di tutti la sua piastrina in un mio cassetto come una reliquia; uno di noi 11, probabilmente uno degli alpini del gruppo, la consegnerà nelle mani della Signora Marisa. Quella Signora Marisa che il primo giorno in cui ci siamo sentiti al telefono mi disse "E del mio papà non avete trovato nulla?"...

mercoledì 10 ottobre 2018

Ancora una volta tutti insieme

Eccoci ancora una volta quasi tutti insieme... la nostra esperienza in Russia ci ha legati anche nella vita di tutti i giorni. Alla prima occasione ci ritroviamo... anche per ricordare tutti i nostri caduti e dispersi!