giovedì 19 gennaio 2023

Cronaca di una sconfitta annunciata, 18.01.43

Cronaca di una sconfitta annunciata; dall'11 dicembre 1942 al 31 gennaio 1943, giorno per giorno, la cronistoria dell'ARMIR durante l'offensiva sovietica "Piccolo Saturno". Tratto da "Le operazioni delle unità italiane al Fronte Russo (1941-1943), edito dall'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito.

18 GENNAIO.

DIFESA DI VOROSCILOVGRAD E Di UN ALTRO SETTORE SUL DONEZ.

Il collegamento a sinistra veniva stabilito, soltanto al mattino del 18 gennaio, da una compagnia tedesca proveniente dalla zona di Luganskaia - Nikolaievka, in seguito a rimostranze mosse dal Comando della Ravenna presso il Comando della Sezione di Armata. Nelle prime ore pomeridiane del 18 gennaio, un disertore russo, presentatosi a Makarof, segnalava che il complesso di forze nemiche esistenti a Dubovoj (1 reggimento fucilieri rinforzato da 1 compagnia mortai, 1 compagnia mitraglieri, 1 compagnia fuciloni controcarro, 1 batteria da 152, batteria da 45 controcarro) sarebbe mosso all'attacco di Kruscilovka il giorno successivo. Le ricognizioni inviate confermavano la presenza del nemico ed il suo saldo possesso di tutti i paesi rivieraschi.

La situazione della difesa, diluita su un fronte così ampio, non consentiva di concentrare forze sulla direttrice minacciata Kruscilovka - Ivanovka. Era solo possibile completare la distruzione dei ponti sul Donez, richiedendo alla Sezione di Armata l'assegnazione di reparti corazzati per una puntata sul maggior nucleo avversario o, quanto meno, per l'impiego come elemento di manovra. La Sezione di Armata (gruppo Fretter Pico) rispondeva che, essendo previsti l'inserimento della 304a Divisione nella difesa del Donez e la cessione a questa da parte della Ravenna di un tratto di circa 7 chilometri di fronte, la Divisione italiana poteva raffittire con le forze sostituite il proprio schieramento.

ROTTURA DEL SETTORE TENUTO DAL XXIV CORPO D'ARMATA CORAZZATO TEDESCO ED ISOLAMENTO DEL CORPO D'ARMATA ALPINO.

Nella notte sul 18 gennaio il Comando del Gruppo di Armate «B» emanava direttive intese a guadagnare tempo ed a coprire il Gruppo di Armate Don: Valujki doveva essere tenuta a qualunque costo, occupando e difendendo la linea alture ad est di Valuiki - Nikitovka - fiume Ajdar, mentre avrebbe dovuto essere tenuta più a lungo possibile la linea del fiume Derkul a sud di Novo Pskof. L'intenzione di far svolgere al XXIV Corpo un'azione su Rovenki (della quale si è detto in precedenza) risultava inattuabile, in quanto Valujki era già minacciata.

RIPIEGAMENTO DEL CORPO D'ARMATA ALPINO (17-31 GENNAIO).

Durante la giornata del 18 gennaio l'accerchiamento nemico andava rinsaldandosi: consistenti unità sovietiche erano segnalate a Rossosc, Olchovatka e sulle rotabili che da queste località adducevano al bivio di Postojalyi. Inoltre carri armati nemici e fanterie erano segnalati anche nella zona di Opyt. Il Comando del Corpo d'Armata, confermando gli ordini verbali già impartiti, precisava che i reparti avrebbero dovuto «considerare di operare come in zona di alta montagna», sacrificando tutti i mezzi meccanici e facendo affidamento soltanto su quelli trainati dai muli. La Divisione Tridentina proseguiva la marcia su due sole colonne, iniziando il movimento all'imbrunire.

La Divisione Vicenza muoveva dalla zona di Podgornoe - Popovka su Samojlenkof (Sematoevka). I reparti della Divisione Cuneense, durante la notte sul 18 gennaio, effettuavano ordinatamente i movimenti per abbandonare le posizioni sul Don, fuori della pressione del nemico, tranne che nella zona di Annovka, dov'erano attaccati da forze regolari e partigiane, senza che le unità tedesche del XXIV Corpo fossero in grado di dare protezione. La Divisione Julia ritornava al suo Corpo d'Armata. Essa risentiva pesantemente degli sforzi compiuti nel precedente periodo, che si sommavano ai generali disagi del clima, del cattivo stato delle piste, della insufficienza di quadrupedi e di carburante. Il battaglione Tolmezzo, che aveva perduto l'intera 12a compagnia in combattimento a Meshonki, sulla Tciornaja Kalitva, veniva rinforzato da 300 uomini dell'VIII battaglione complementi, giunto a Rossosc il 13 gennaio. La Divisione, nel corso della giornata si trovava dislocata tra Popovka e Sotniskaia, con il Comando giunto a Podgornoe, via Kurenj - Scrgejevka. Alla mezzanotte il 9° alpini, alla periferia di Popovka, subiva un attacco proveniente da Rossosc.

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