mercoledì 14 dicembre 2022

Cronaca di una sconfitta annunciata, 11.12.42

Cronaca di una sconfitta annunciata; dall'11 dicembre 1942 al 31 gennaio 1943, giorno per giorno, la cronistoria dell'ARMIR durante l'offensiva sovietica "Piccolo Saturno". Tratto da "Le operazioni delle unità italiane al Fronte Russo (1941-1943), edito dall'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito.

11 DICEMBRE.

FRONTE DEL II CORPO D'ARMATA.

Divisione Ravenna.

Alle prime luci del mattino, in una balka scendente al Don presso Krasno Orekovo (lato occidentale dell'ansa di Verhnij Mamon), veniva notato un rilevante movimento di forze nemiche, indicante la preparazione di un attacco. Alle 6,40 l'aviazione sovietica interveniva contro i caposaldi del 38° fanteria dislocati in quella zona, che venivano subito attaccati, su di un fronte di circa due chilometri, da due battaglioni del 604° fucilieri (195a Divisione). Altro contemporaneo attacco era condotto da un battaglione del 128° fucilieri (44a Divisione Guardie) contro la q. 218 (lato orientale dell'ansa), mentre un battaglione del 412° fucilieri (1a Divisione) passava il Don in corrispondenza della piana di Svinjuka.

Alle ore 8,30, su richiesta del Comando del II Corpo, una formazione di otto aerei tedeschi mitragliava e bombardava gli attaccanti, ripetendo l'azione alle 10,30. Non appena si era delineato l'attacco sul fronte della Ravenna, fatto un prudente calcolo delle forze che si presumeva il nemico potesse impiegare nello sviluppo dell'azione, il Comandante del II Corpo d'Armata aveva valutato la pesantezza del compito da assolvere. Egli proponeva, perciò, al Comando dell'Armata che dal fronte del Corpo d'Armata Alpino fosse effettuata una puntata di alleggerimento, avente come base di partenza la zona tra Staro Kalitva e Novo Kalitva, per tendere al rovescio di Gorohovka. L'artiglieria della Cosseria, schierata fronte a nord, avrebbe potuto prestare efficace concorso.

Il Comandante dell'Armata, pure valutando la proposta atta a conferire carattere di manovra alla difesa, non l'accoglieva in considerazione anche della consistenza delle forze nemiche contrapposte (dotate di riserve pronte ad ostacolare ogni iniziativa avversaria), dell'indisponibilità di reparti italiani e dell'insufficienza di tempo per organizzare l'operazione. Nelle ore pomeridiane il nemico tentava l'aggiramento del paese di Krasno Orekovo e continuava ad attaccare il caposaldo di q. 218,0, mantenendo la minaccia sulla piana di Svinjuka.

La riserva divisionale di due battaglioni, non completi, era stata interamente impiegata. Il Comandante del Corpo d' Armata assegnava alla Ravenna, in temporaneo rinforzo, i due gruppi tattici Valle Scrivia, perché fossero impiegati il I in zona di Krasno Orekovo, il II in zona di q. 217,6 ed il Leonessa II su Svinjuka, raccomandandone il pronto ricupero dopo l'azione. Il Comando d'Armata non poteva accedere alla richiesta di spostamento in avanti della 27a Divisione corazzata, mentre accoglieva quella di spostare ad est elementi della 385a Divisione nelle retrovie della Cosseria, per sostituirvi il gruppo Leonessa II.

Le perdite della Divisione erano state di 30 morti (6 ufficiali), 175 feriti (11 ufficiali), 126 dispersi (4 ufficiali). I dispersi erano da considerare per la maggior parte caduti. Le perdite del nemico erano state ingenti. Prigionieri russi catturati dalla contigua 298a Divisione tedesca avevano rivelato che alcune compagnie della 1a Divisione erano ridotte ad una decina d'uomini. La Divisione Cosseria non era stata direttamente attaccata, ma le sue artiglierie ed i mortai avevano prestato il loro concorso alle azioni della Ravenna.

FRONTE DEL XXX V CORPO D'ARMATA - CSIR.

Divisione Pasubio.

Gli attacchi della 38a Divisione Guardie venivano ripresi con due battaglioni presso Ogalev, contro il 1/79°, subito estesi a tutto il fronte dell'ansa, tenuto dallo stesso reggimento. L'impiego del gruppo cc.nn. Tagliamento e del XXX battaglione del gruppo Montebello determinava entro la giornata il ristabilimento della situazione. La Divisione aveva ricevuto in rinforzo 10 cannoni controcarro tedeschi da 75 mm, I pezzo controaereo da 88 mm e 2 pezzi da 20 mm pure tedeschi.

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