venerdì 8 gennaio 2021

I congelati

Ancora una volta "Italica Virtus - Rievocazione Storica Regio Esercito Italiano" pubblica un interessante post sulla Campagna di Russia, in questo caso sul tema dei "congelati"; l'articolo originale come tutto il materiale lo potete trovare a questo link https://www.facebook.com/italicavirtus/posts/5606851829341038; ringrazio gli estensori per il permesso accordatomi. Aggiungo di mio pugno questa premessa: l'obiettivo di questa pagina è sempre e solo quello di tenere vivo il ricordo dei nostri soldati in Russia; post come questo NON hanno l'intento di scagionare chi mandò i nostri soldati in Russia, perché direi che sono note a tutti le responsabilità ed i responsabili, ma ciò non mi deve impedire di pubblicare quelle che io ritengo verità o comunque notizie da diffondere. Qualsiasi commento ed opinione è apprezzato se si basa sull'educazione ed il buon senso; tutto il resto verrà prontamente cancellato.

IL CASO DEI CONGELATI.

Segnaliamo anche un’altra notizia, ampiamente pubblicata in rete e riscontrabile nelle pubblicazioni dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore del Regio Esercito prima e dell’Esercito Italiano poi. Nel primo inverno di guerra (1941/1942) in Unione Sovietica, a fronte delle migliaia di militari germanici che avevano avuto problemi di congelamento agli arti inferiori, il nostro esercito ebbe una percentuale estremamente bassa di casi (vedi foto tratte da "Le operazioni del CSIR e dell’ARMIR", edizioni Ministero della Difesa, Stato Maggiore Esercito, Ufficio Storico 1947 e "L’Armata Italiana nella seconda battaglia difensiva del Don", edizioni Ministero della Guerra, Stato Maggiore Esercito, Ufficio Storico, 1946).

Bisogna puntualizzare anche che il comando dello CSIR (Corpo di Spedizione Italiano in Russia), nell'inverno 1941/42, non si fece sorprendere a differenza dell'alleato germanico; grazie al lavoro del Generale Messe e di tutti gli enti preposti alla guerra, in novembre i reparti ebbero già le dotazioni necessarie per affrontare l'inverno. Citando alcune delle parole di Giovanni Messe, scritte sul suo libro "La guerra al fronte Russo", pag.158: "In realtà, dunque, il comando tedesco si era lasciato cogliere dall'inverno in uno stato di impreparazione materiale e morale assolutamente contrastante con la sua innegabile capacità organizzativa"; pag.159: "Parecchi ufficiali e soldati tedeschi (della 1^ armata corazzata) [...], furono convenientemente equipaggiati dai nostri comandi"; pag.163: "[...] ciò valse non solo ai fini del benessere materiale della truppa, ma ebbe altresì sensibili riflessi morali in quanto i frequenti contatti con le truppe germaiche permisero al nostro soldato di constatare, una volta tanto, la superiorità del nostro equipaggiamento rispetto a quello degli alleati, che i tedeschi stessi riconoscevano molto sommario, e di trarne, perciò, motivo di intima soddisfazione".

Per quanto riguarda i congelamenti, dai dati delle relazioni ufficiali risulta che il CSIR, con una forza media di circa 60.000 uomini ebbe in tutto l'inverno un totale di 3.614 congelati (1°, 2° e 3° grado). Di essi 1.635 furono curati sul posto e recuperati. In realtà dunque i militari rimpatriati per congelamento sommarono a 1.979 unità (3,3 %). Questi dati vengono riportati anche sul libro scritto dallo stesso Generale Giovanni Messe, comandante il CSIR; una fonte più che autorevole dato che ne era a capo.

Per quanto riguarda l’ARMIR (Armata Italiana in Russia), i comandi che subentrarono allo CSIR fecero tesoro dell’opera di Messe e si prepararono a dovere. Prova ne sono i documenti inerenti l'equipaggiamento invernale che che sarebbe stato dato in dotazione alle truppe (faremo prossimamente una pubblicazione). Ovvio che data la campagna differente a quella del 41’, seguita dal collasso del fronte con il conseguente nostro ritiro, le perdite siano state maggiori, anche dal punto di vista dei congelati. Dai dati delle relazioni ufficiali risulta che l’ARMIR, con una forza di circa 230.000 uomini ebbe in tutto l'inverno un totale di 29.690 congelati (1°, 2° e 3° grado) pari a circa il 12.9 % della forza.







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