martedì 15 dicembre 2020

16 Dicembre 1942

Il 16 Dicembre 1942 dovrebbe essere una di quelle date che ogni italiano conserva nella memoria... lo so chiedo troppo, riprovo...

Il 16 Dicembre 1942 dovrebbe essere una di quelle date che lo Stato italiano celebra come una ricorrenza, una triste ricorrenza, ma celebra, ricorda, tramanda alle nuove generazioni, perché nulla di tutto ciò debba più accadere... no non è neanche così...

Il 16 Dicembre 1942 è una data che poche persone ormai ricordano; siamo noi quelle persone! Quelle persone che hanno perso un padre, un nonno, uno zio in Russia, quelle persone che non hanno perso nessuno ma vogliono ricordare e non dimenticare. Si lo so qualcuno ce li ha mandati e qualcuno ce li ha tenuti, e non sono affatto responsabilità da poco, anzi... ma a me piacerebbe tanto che, consapevoli delle gravissime colpe di chi fece troppo o chi non fece abbastanza, fosse una data veramente sentita e da ricordare ogni anno.

Perché dal 16 Dicembre iniziò tutto... scattava l’Operazione Piccolo Saturno, nome in codice assegnato dai sovietici alla seconda grande offensiva della campagna invernale nel settore meridionale del fronte orientale nel quadro della lunga battaglia di Stalingrado, durante la Seconda Guerra Mondiale.

L’operazione era una variante ridotta dell’originale e molto più ambiziosa operazione Saturno; decisa dal Quartier Generale delle forze armate sovietiche il 2 dicembre 1942, prevedeva un’offensiva in due tempi con obiettivo finale Rostov per schiacciare le forze italiane dell’ARMIR e le residue truppe rumene, e quindi tagliare fuori e distruggere i due raggruppamenti tedeschi del Don, il Gruppo d’Armate Don che tentava di soccorrere la 6a Armata accerchiata a Stalingrado e il Gruppo d’Armate A del Caucaso.

Dopo una serie di attacchi iniziati dall’11 Dicembre, l'offensiva coinvolse le truppe italiane dell’ARMIR, provocandone in pochi giorni il crollo, con conseguente irruzione in profondità nelle retrovie tedesche dei corpi corazzati e meccanizzati sovietici. Il successo dell’operazione decretò definitivamente il fallimento dei piani di salvataggio tedeschi della 6a Armata intrappolata a Stalingrado, e per noi italiani una delle sconfitte più gravi e sanguinose mai subite dal Regio Esercito.



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