mercoledì 11 novembre 2020

Relazione del Generale Lerici, parte 1

Relazione del Generale Roberto Lerici Comandante della Divisione Torino sul ciclo operativo della divisione dal 19 Dicembre 1942 al 17 Gennaio 1943 - prima parte.

Situazione alle ore zero del 19 dicembre: la Divisione Torino compatta tiene la linea del Don; settore di destra: 82° reggimento fanteria (meno il III battaglione); settore di sinistra: 81° reggimento fanteria (più il III 82°).

I due reggimenti di fanteria sono rinforzati da reparti mortai (III battaglione), controcarro (52a e 171a compagnia), mitraglieri (la compagnia del 109° battaglione mitraglieri). Nessun reparto in II scaglione, essendo tutti i battaglioni proiettati in linea.

Le artiglierie schierate sono: 52° reggimento artiglieria con i suoi tre gruppi (uno da 100/17 e due da 75/27); II gruppo da 105/28; XXXII gruppo da 149/40. L'attacco russo sferrato il 18 dicembre nel tratto di fronte viciniore a Ssroff era stato contenuto, quindi arrestato, quindi respinto con contrattacco. La situazione, perciò, nel settore di destra è completamente normale. Nel settore di sinistra, invece, permane il pericolo di aggiramento dello schieramento divisionale in quanto che, pur resistendo il caposaldo di Monastirchine della divisione Pasubio, non vi è il collegamento materiale tra questo e la quota 80, estrema destra del nuovo schieramento della suddetta divisione. I russi, infatti, scesi dalle alture di Abrosinova erano riusciti ad occupare, il 18 gennaio, la quota 162.9, a tergo delle nostre posizioni di Paseka.

Evidente, perciò, la necessità: a) di trovare il collegamento tra le due divisioni contermini sulla posizione arretrata; b) di rioccupare la quota 162,9 per togliere questa spina nel fianco sinistro. Per questo ultimo scopo il 18 dicembre era stata organizzata un'azione di contrattacco, ma senza conseguire risultati tangibili, data la robustezza della sistemazione avversaria. Il III battaglione dell'82°, incaricato dell'azione, ridotto molto di forze causa le perdite in morti, feriti e congelati, rinforzato da una compagnia del CIX battaglione mitraglieri, alle 3,45 del 19 torna a contrattaccare il nemico sulla quota 162,9 che viene raggiunta verso le ore 6,00 dopo aspro combattimento e lotta a corpo a corpo.

Della situazione sulla fronte delle altre G.U. si hanno notizie imprecise e non ufficiali. Alle ore 2,43 1'Ufficio Sanità divisionale comunica, per notizia avuta dall'Ospedale di Krinitza, che in questa località si sentono tiri di mitragliatrici. Alle ore 5,30 giunge notizia che a Karascew stanno affluendo reparti italiani e tedeschi di altre divisioni. Vengono chieste notizie più precise che però non giungono. Alle ore 6,45 viene interessato il Comando del XXXV C.A. (Maggiore Caruso) perché venga evitata l'affluenza in Karascew di altri reparti e di sbandati che creano notevoli difficoltà per l'ordine e la difesa del paese. Considerata la situazione e considerato il compito non mutato della Divisione Torino (stare sul Don) vengono richieste direttamente a mezzo fono al comando artiglieria d'armata due unfoc da 75, una da 100 e 100 colpi da 75/97/38. Pervengono richieste di munizioni alla Divisione Torino da parte del com.te art. del XXXV C.A. Si cedono 600 colpi da 75.

Giungono, intanto, anche a Makarow - sede del Comando della divisione - numerosi sbandati di altre unità. Vengono creati dei posti di blocco per raccoglierli e, secondo ordini ricevuti dal XXIX C.A. tedesco, avviarli verso SO. Alle ore 9,20 si espone la situazione al comando XXIX C.A., situazione che per quanto riguardava la fronte della divisione è ritornata normale. Il comando suddetto, a tale ora, precisa: "E' chiaro che bisogna tenere la fronte del Don e prendere contatto con la divisione Pasubio". Per quanto riguarda il primo punto, nessun militare - gregario o capo - aveva pensato di lasciare la suddetta fronte; per quanto concerne il secondo punto, si riferisce che questo contatto era già stato preso nella notte per mezzo di una nostra pattuglia spintasi a quota 80,0.

Alle ore 9,50 un ufficiale del 79° reggimento fanteria spintosi con un autocarro verso Kalmikow viene al comando della divisione a riferire che prima di arrivare in quella località è stato fatto segno da colpi di cannone e di mitragliatrice da parte dei russi. Si mettono immediatamente i presidi in allarme e si dà ordine di resistere ad oltranza in posto. Si invia nel contempo un ufficiale del comando a Kalmikow per vedere ciò che sta succedendo. Alle ore 10,30 giunge notizia che la "strada dell'avvicendamento" (pista Karascew-Kranzow-Mankowo) è stata tagliata da forze corazzate russe di entità imprecisata.

Alle ore 11 il Comando divisione Pasubio comunica che i russi sparano su Getreide e si trovano nella zona di Nowi Byt Nord. Alle ore 11,10 torna dalla ricognizione l'ufficiale del comando inviato a riconoscere la situazione a Kalmikow e riferisce che vi sono infiltrazioni russe tra Meskoff e Kalmikow. La situazione va aggravandosi. La Divisione Torino sta per essere accerchiata.

Mentre tutti i presidi arretrati sono già pronti a difendersi in posto, ordino al colonnello Santini, comandante dell'81° fanteria, di spingere elementi sulla sinistra verso Nowi Byt per osservare le mosse dell'avversario. Il colonnello Santini riferisce che si stanno svolgendo duri combattimenti a Paseka ed a Ssuchej Donez. I resti del III/82°, affermatosi nella mattinata su quota 162,9 vengono contrattaccati da forze di fanteria e di cavalleria e costretti a ripiegare su Paseka dove si Sono asserragliati fronte a nord-ovest.

Alle ore 11, si riferisce al Comando XXIX C.A tedesco la situazione e si chiede se, stante la situazione alle ali e sul tergo della divisione, vi sono nuove disposizioni circa il da farsi. Il 1° aiutante del Comando XXIX C.A., telefonando al Maggiore Turrini, Capo di Stato Maggiore della divisione, comunica che tra breve saranno emanati ordini della massima importanza. Infatti alle ore 12 dal predetto Comando viene ordinato: - una compagnia fucilieri ed una batteria, rispettivamente, per ogni battaglione e gruppo, ripieghi sulla seconda posizione; - schierare sulla seconda posizione il maggior quantitativo possibile di armi controcarro.

Alle ore 12,10 vengono diramati, telefonicamente, i conseguenti ordini al reggimento di fanteria e di artiglieria. Alle 13,30 il Comando del XXIX C.A. tedesco dirama telefonicamente l'ordine di ripiegamento generale della Divisione Torino e Celere dietro il fiume Tihai. Si chiedono notizie sulla situazione generale e viene comunicato che il nemico si è infiltrato nella valle del Tihai trovandosi, alle ore 13,30, a circa 6 km ad est di Meskoff, località tenuta da reparti S.S. A nord di Meskoff i russi si sono infiltrati con deboli forze su Kalmikow.

In dipendenza dell'ordine di ripiegamento vengono chiesti i carburanti necessari. Vana richiesta perché carburante non c'è. Si avvertono subito i settori ed il reggimento artiglieria dell'ordine di ripiegamento generale che viene poi confermato con ordine telefonico.

Alle 15,45 il Comando XXIX C.A. germanico, cui si dà notizia degli itinerari di movimento, incarica la Divisione Torino di impartire ordini al 3° bersaglieri per il ripiegamento sulla nota posizione. Si entra immediatamente in contatto telefonico con il Com.te del reggimento e si impartiscono i conseguenti ordini: Linea di ripiegamento: Kalmikow-Meskoff.

Alle ore 16 il Comando del XXIX C.A. ordina che le truppe lasciate a difesa della 2a posizione ripieghino alle ore 6 del 20 gennaio. Dopo lo spostamento indietro, il collegamento con il XXIX C.A. deve essere tenuto a mezzo radio con appuntamenti orari. Verso le ore 16 giunse a Makarow il Comando del XXXV C.A. che prende sede presso il Comando Divisione Torino. Viene discussa la utilizzazione degli itinerari di defluenza e si insiste perché i reparti del XXXV C.A. ripieghino per itinerari differenti da quelli che utilizza la divisione nel settore di ripiegamento assegnatole dal XXIX C.A. Ciò per evitare intasamenti, ingombri e confusioni.

Intanto l'itinerario Makarow-Mihajlow viene interamente intasato dal gruppo corazzato tedesco del Maggiore Hoffmann che non consente ad alcuno il transito, neanche dietro mio interessamento personale. Verso le ore 19,30 giunge a Makarow anche il comando della divisione Pasubio. Viene insistentemente rinnovata la richiesta che i reparti di questa divisione non interferiscano sui nostri itinerari e se ne riceve assicurazione.

Alle ore 21 il Comando XXXV C.A. ed il Comando Divisione Pasubio lasciano Makarow. Alle ore 21,30 il Comando XXIX C.A. tedesco telefona che la sosta al fiume Tihai, per il sopraggiungere di nuovi avvenimenti non è più possibile. Direzione di marcia: sud-ovest. Alle ore 24 il centralino telefonico di Meskoff, che consentiva la comunicazione col Comando XXIX C.A. tedesco, cessa di funzionare. Da questo momento la Divisione Torino perde il collegamento con il Comando del Corpo d'Armata da cui dipende, perché l'unica radio che poteva mantenere tale legame, in possesso del nucleo tedesco di collegamento, era stata distrutta il mattino del 19 per ordine del Tenente Bomm, capo nucleo (in sostituzione del Capitano Schlubeck in licenza), allorché questi venne a conoscenza che i russi erano giunti a Kalmikow. Tale decisione, del tutto arbitraria e presa senza prima sentire il parere del Comando della divisione, doveva successivamente avere gravi ripercussioni sullo svolgimento delle ulteriori operazioni.

Alle prime luci dell'alba del 20 dicembre giunge a Makarow l'82° reggimento fanteria ed i gruppi di artiglieria già schierati sul settore di destra. La strada è intasata in modo impressionante. Una lunga fila di autocarri e trattori di artiglieria è ferma perché il gruppo panzer non vuole dare strada. È soltanto nella mattinata che il gruppo corazzato si sposta prima a Mihajlow, successivamente a Popowka. Giungono intanto notizie che notevoli forze corazzate russe occupano la valle del Tihai sbarrando le piste che sboccano a Posnjakow, Pawlow, Werchnjakowskj, Nazarow e Meskoff.

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