sabato 7 settembre 2019

Diario di viaggio, giorno 7

7 SETTEMBRE - Il lager di Tambov... In questo campo di 23 mila prigionieri, dal novembre 1942 al giugno 1943 rimasero solamente in 3400. Di settemila alpini della divisione Julia ne rimasero appena milleduecento. Il comando del campo era stato dato ai rumeni che bastonavano e mandavano al lavoro anche i malati. Anche nel ’44 il campo non era fornito di medicine adatte e anche il vitto era insufficiente. In questo campo, dopo la venuta degli alpini, la diarrea e il tifo petecchiale hanno infierito ed ogni giorno nel ’43 ne morivano a centinaia. Vi furono episodi di cannibalismo. Nel febbraio del ’44 esisteva un solo campo suddiviso in zone comunicanti. Era un campo di smistamento: in questa data vi erano duemila prigionieri e nel giugno-luglio ne sono rimasti duecento in totale perché furono smistati e inviati in altre località. Nell'agosto del ’44 vennero qui portati 2.018 italiani liberati dai russi a Minsk. Di questi ne morirono trecento di cui quaranta ogni mese nel periodo invernale per dissenteria, malattie polmonari, distrofia.















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