domenica 19 dicembre 2021

Una via ad Aminto Caretto

Una via dedicata ad Aminto Caretto: scoprii questa via del tutto casualmente anni fa, vicino alla Stazione Centrale di Milano; immagino quante persone ci passino davanti ogni giorno senza sapere a che uomo è stata dedicata.

Medaglia d'oro al valor militare: «Soldato di tempra purissima e di indomito valore, veterano di tre campagne da lui vissute a capo di unità scelte e d’assalto, comandante abile ed audace che a carattere integerrimo univa le risorse più esaltatrici del sentimento, in ogni prova, in ogni rischio, in ogni evenienza di guerra, dava testimonianza delle sue doti inestimabili di comando e di azione. Alla testa di un reggimento bersaglieri, che all’impronta del suo personale ardimento ragguagliava ovunque i vertici di nobili tradizioni e di storia superba, si distingueva per sagace perizia ed elette qualità guerriere nelle operazioni sul fronte iugoslavo e su quello russo, dove la sua unità meritava una seconda medaglia d’oro. Dopo aver guidato per oltre un anno vittoriosamente sul fronte orientale i suoi battaglioni, avventandone con impeto leggendario le logore file contro nemico soverchiante che in impari lotta era ricacciato oltre il Don, soccombeva per ferita, consacrando col supremo sacrificio il suo destino di eroe. Balcania, 13 aprile - 30 giugno 1941; Fronte russo, 26 luglio 1941 - 5 agosto 1942.[7]» - Decreto Luogotenenziale 25 febbraio 1946.

Medaglia d'argento al valor militare: «Comandante di un reparto d’assalto, dopo l’irruzione del nemico in nostre importanti posizioni, lanciatosi al contrassalto, trascinava coll’esempio i suoi uomini, riconquistando nostre batterie e respingendo in un primo momento l’avversario. Ricevuto l’ordine di proteggere il ripiegamento, assolveva il suo compito, dando mirabile prova di ardimento, di avvedutezza e di abnegazione, rendendo così un segnalato servizio alla nostra insuperata difesa. Nervesa, 16-17 giugno 1918.»

Medaglia d’argento al valor militare: «Con sano criterio tattico e vero spirito di vecchio ardito, con fermezza, capacità e ardimento, primo fra i primi, guidava il proprio reggimento in una difficile azione di guerra, e vincendo forti resistenze del nemico superiore di numero ed infliggendogli gravi perdite, portava decisivo aiuto ad un reparto di altra divisione che trovavasi in grave momentanea difficoltà. Gorlowka (Ucraina), 12 novembre 1941.»

Medaglia d’argento al valor militare: «Comandante di un magnifico reggimento di bersaglieri, da lui preparato mirabilmente per ogni impresa di guerra, incaricato della difesa di importante settore, in occasione di un attacco condotto dal nemico con grande superiorità di forze e di mezzi, conduceva l’azione delle proprie truppe in modo brillante, ottenendo con l’esempio e con opportune disposizioni veramente positivi risultati. Assunto il comando di una colonna mista italo-tedesca per la riconquista di una località perduta, raggiungeva l’obiettivo assegnato con esemplare slancio e ne manteneva il saldo possesso. Confermava durante tutta la battaglia le sue solide qualità di capo e valoroso combattente. Fronte Russo, Rassjpanaja-Petropawlowka, 25-31 dicembre 1941.»

Medaglia di bronzo al valor militare: «Comandante di un reparto d’assalto, lo guidava all’assalto di forti posizioni con entusiasmo e slancio singolari. Ardito fra i suoi arditi, sempre pronto a piombare sul nemico nell’offesa, incaricato di proteggere un ripiegamento, dava bella prova di perizia e di fermezza, resistendo con pochi uomini all’avversario molto più numeroso, e dimostrando di possedere alte virtù militari. Boiacco (Piave), 16-17 giugno 1918.»

Medaglia di bronzo al valor militare: «Nelle operazioni di riconquista di territori invasi dal nemico, alla testa del proprio battaglione d’assalto, già noto per precedenti lodevoli imprese, confermava le sue distinte qualità di comandante e di singolare ardimento, sempre di esempio e di incitamento ai dipendenti. Grisolera-Palazzolo della Stella, 30 ottobre-4 novembre 1918.»

Medaglia di bronzo al valor militare: «Comandante di compagnia intelligente ed arditissimo durante l’intero ciclo di operazioni contro i ribelli, impiegò il suo reparto con singolare perizia e valore. Nelle giornate di Maraua, Belihusc, Bosco di Mteifla, Got el Haid (11-15-19 aprile), Uadi el Gill, (9 maggio) il più delle volte agendo d’iniziativa guidò la sua compagnia al successo con avvolgimenti ed attacchi alla baionetta. Altopiano Cirenaico, aprile-maggio 1924.»

Croce di guerra al valor militare: «Assunto il comando di due compagnie di assalto, le conduceva all’attacco con slancio ed ardimento, dando belle prove di valore e d’intelligente iniziativa. Monte Val Bella, 28-29 gennaio 1918.»



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