lunedì 10 maggio 2021

Buck e il Tenente Rosolino Cenni

Ricevo e pubblico dal Signor Roberto Medri questa bellissima fotografia di Buck e del nonno Rosolino Cenni, tenente del Gruppo Conegliano, Reparto Munizioni e Viveri.

Approfitto così per far conoscere anche la figura del Tenente Rosolino Cenni, presentata dal Signor Giuseppe Martelli nel suo interessante sito "Noi alpini bolognesi romagnoli"; lo scritto e molto altro ancora è consultabile al link http://www.noialpini.it/cenni-rosolino.html.

Rosolino Cenni, detto Lino, nasce a Imola, Bologna, il 3 ottobre 1913 di Tullo e Maria Morelli. Chiamato alla visita di leva dal Distretto Militare di Ravenna dal quale dipende Imola, il 29 luglio 1933 è lasciato in congedo e indicato come professione studente al 2° anno del Liceo Classico. Chiamato alle armi il 18 settembre 1934 viene lasciato in congedo provvisorio in attesa dell'apertura dei corsi per ufficiali di complemento presso l'Accademia militare di Modena. Con la cartolina precetto arriva all'Accademia di Modena il 20 ottobre ma non viene accettato "per deficienza del titolo di studio".

Il 24 ottobre, rivisitato, viene assegnato ai servizi sedentari con responso della Divisione dell'Ospedale Oculistico di Bologna perché affetto da blefarocongiuntivite e da obesità. Viene quindi dispensato dal compiere la ferma militare ed iscritto nella forza in congedo dei non assegnati temporanei del distretto militare di Ravenna. Il 1° dicembre 1938, nel frattempo si è iscritto e frequenta l'Università di Bologna nella facoltà di Agraria, viene ammesso al primo periodo del corso allievi ufficiali universitari presso la 7a Legione Universitaria della M.V.S.N. (Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale) in Bologna designato per l'Arma Artiglieria.

Il 13 febbraio 1939, presenta domanda affinché gli sia revocato il provvedimento di assegnazione ai servizi sedentari chiedendo di essere rivisitato per essere assegnato a reparti in armi. Dopo accertamenti medici e con responso del Direttore di Sanità del Corpo d'Armata di Bologna viene riconosciuto idoneo al servizio militare incondizionato. Il 1° dicembre 1939 viene ammesso al 2° periodo del corso allievi ufficiali universitari sempre presso la 7ª Legione Universitaria della M.V.S.N. (Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale) in Bologna designato per l'Arma Artiglieria. Il 20 marzo 1940 viene ammesso alla continuazione del ritardo al servizio in armi nel Regio Esercito. Il 12 luglio 1940 viene ammesso al periodo applicativo dei corsi universitari presso la Scuola Allievi Ufficiali di Complemento in Lucca. Concluso dopo tre mesi il corso e dichiarato idoneo alla nomina a Sottotenente di complemento, il 19 novembre viene inviato in licenza straordinaria, senza assegni, in attesa della nomina a Sottotenente di complemento pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.

Il 4 febbraio 1941 con la nomina a Sottotenente di complemento nell'arma Artiglieria, viene assegnato per il servizio di prima nomina al Deposito del 3° Reggimento artiglieria alpina della Divisione Julia in Gorizia. Trattenuto alle armi con circolare del Ministero della Guerra, viene destinato in servizio al Gruppo artiglieria alpina "Conegliano" nella cittadina di Osoppo, dove ha sede la batteria del Gruppo alla quale è stato assegnato. Il 12 gennaio 1942 si sposa ad Imola con la fidanzata Lea Visani e si trasferiscono ad Osoppo dove presta servizio e dove aspettano assieme la mobilitazione per il fronte russo.

Nel luglio 1942 giunge l'ordine di mobilitazione del Corpo d'Armata Alpino per il fronte russo che inizia le partenze dei suoi reparti dal 17 luglio. La Divisione Julia sta completando la sua preparazione e nella seconda quindicina di agosto partono scaglionati tutti i suoi reparti per la Russia. Con l'ordine di mobilitazione viene promosso Tenente ed assegnato al Gruppo "Conegliano" in servizio al Reparto munizioni e viveri comandato dal Capitano Riccardo Manzone, reparto del quale, come ufficiale "più anziano" ne è il vice comandante. La giovane moglie rientra ad Imola, dove per diversi mesi, fino al tragico gennaio 1943, il Tenente Cenni indirizza le lettere alla piccola Giuliana nata il 22 ottobre ed alla giovane moglie che purtroppo, come molte e troppe, saranno le “giovani vedove di guerra”.

Fra il 20 ed il 25 settembre tutta la Divisione Julia ha preso possesso delle posizioni assegnate nel settore fra l'abitato di Kuvlin e quello di Karabut, a nord della divisione alpina Cuneense. Nel villaggio di Popowka ha sede invece la base logistica della Julia mentre il comando operativo ha sede a Kurenny. Il Reparto Munizioni e Viveri del Gruppo "Conegliano" viene dislocato nel villaggio di Popowka, sede della base logistica della Julia, a circa una quarantina di chilometri dal fronte del Don, villaggio che forma un triangolo fra il fiume Don e la città di Rossosh, dove ha sede il comando del Corpo d'Armata Alpino.

Ai primi di gennaio il comando del Reparto Munizioni e Viveri (cap. Riccardo Manzone, il vice comandante Ten. Rosolino Cenni ed il Ten. Fulvio Bonafini) viene spostato per esigenze operative a Podgornoje. Con lo sfondamento del fronte da parte dell'esercito russo, fra il 15 e 16 gennaio 1943, prima bombardano e poi occupano la città di Rossosch con grave possibilità di accerchiamento alle spalle anche della Divisione Julia. Il giorno seguente domenica 17 gennaio ha inizio il ripiegamento della Julia con direttrice che passa da Popowka, base logistica della Divisione, con l'ordine di dare la precedenza ai rifornimenti delle munizioni e viveri e di distruggere tutto il resto ammassato nei magazzini-depositi. Anche il comando del Reparto munizioni e viveri riceve l'ordine di rientrare a Popowka.

Durante il tragitto, nella mattina del 17 in località non precisata, la piccola colonna del Reparto viene attaccata con una imboscata dei partigiani russi, in attesa dell'arrivo dei reparti regolari dell'esercito russo provenienti da Rossosch, che causa morti, feriti e diapersi. Nella notte fra il 17 e 18 i reparti in sosta a Popowka subiscono un violento attacco dei reparti regolari dell'esercito russo che stanno sopraggiungendo da Rossosch conquistata. Fra il 18 e 19 gennaio a Popowka sarà un'ulteriore "massacro" fra morti, feriti, prigionieri e dispersi. Anche il Reparto Munizioni e Viveri subisce notevoli perdite. Fra i sette ufficiali due vengono fatti prigionieri e moriranno in marzo nei campi di prigionia, uno morirà successivamente durante il ripiegamento e due risultano dispersi all'appello sulla forza presente del giorno 19 gennaio. Solo due rientreranno in Italia. Dopo la battaglia sostenuta martedì 19 la Divisione Julia riprende la marcia del ripiegamento ed i reparti dipendenti cercano in qualche modo di riordinarsi compilando anche i ruolini della "forza presente". Nel Reparto Munizioni e Viveri non essendovi testimoni oculari sulla sua sorte, viene temporaneamente indicato "disperso dal 17 gennaio" il Tenente Cenni Rosolino di Tullo, nato a Imola classe 1913, distretto di Ravenna.

Al rientro della Divisione Julia in Italia nel marzo 1943, quando ormai si sono perse le speranze di singoli rientri di "dispersi" dalla Russia e non essendovi ulteriori notizie ne testimoni oculari viene rilasciata dichiarazione di irreperibilità dal Deposito del 3° Rgt. Artiglieria Alpina in Gorizia per essere trascritta sullo Stato di Servizio dell'ufficiale e comunicata al Distretto Militare di Ravenna, verificato, cioè ufficializzato, il 3 settembre.

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