Ogni volta cerco di immaginare cosa significò fare questa ritirata di Russia, senza mai dimenticare quelle che avvennero un mese prima per le fanterie: quali sofferenze, quanta strada, quanti morti... tutto così raccontato e documentato nei libri che tanto conosciamo. 160 e passa km nel freddo e nella fame... per poi magari arrivare a Valujki ed essere catturato dai russi!
E allora dovere rifare la strada a ritroso, una strada a volte anche lunga il doppio di quella già fatta per cercare di tornare a casa, con la costante presenza di un uomo pronto a spararti in testa se non reggevi il ritmo o ti accasciavi anche un solo attimo per terra.
Io ogni volta mi chiedo come hanno fatto a fare tutto ciò, quali forze un uomo per trovare dentro di sé per voler vivere a tutti i costi.
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