sabato 18 settembre 2021

Onori a Dorligo Albisetti

Domani non sarò a Cargnacco come tante altre volte gli anni scorsi... ho quindi deciso di "andare a trovare" uno dei tanti caduti di Russia.

Ho trovato anni fa per caso la tomba del Capitano Albisetti quando mi recai a visitare il Sacrario dei Paracadutisti di Tradate; non conoscevo nulla di questo caduto, ma mi aveva colpito il fatto che fosse uno dei purtroppo pochi "rientrati" tanti anni dopo la fine della guerra.

Dorligo Albisetti (8/12/1912 - 11/12/1942), comandante della 112ª Compagnia del battaglione “Val Chiese” (6º Reggimento Alpini - Divisione “Tridentina”) cadde in Russia nel dicembre del 1942 dopo aver meritato la medaglia d’argento al Valor Militare durante la battaglia di Kotowsky (settembre 1942), a cui partecipò, nei ranghi del Battaglione “Vestone” (lo stesso di Mario Rigoni Stern), anche un giovane sottotenente, Raffaele Pansini, destinato a divenire un illustre clinico nonché preside dalla Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università ferrarese. Pansini avrebbe poi descritto in maniera particolareggiata il combattimento nel suo libro “Martino e le stelle- Storie di uomini e di penne d’aquila” (Grafiche Zanini, Bologna, 2002).

Come dice la motivazione della medaglia, Albisetti “caduto il comandante di una compagnia fucilieri con la quale si trovava a cooperare, ne assunse il comando, riuscendo a raggiungere le ultime difese nemiche, dopo aver espugnato numerose posizioni”. E il capitano Biagio Festini, suo commilitone, nel secondo volume di “Fronte russo: c’ero anch’io” (Mursia, 1983), curato da Giulio Bedeschi - indimenticato autore di “Centomila gavette di ghiaccio”- lo definisce «valido ufficiale, solidamente tempratosi nella campagna d’Albania».





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