martedì 23 maggio 2023

La Wehrmacht nei documenti italiani

ANEDDOTI E CURIOSITA' SUL COMPORTAMENTO DELLE TRUPPE TEDESCHE IN RUSSIA DALLE RELAZIONI DEI COMANDI ITALIANI.

La relazione del Comando Tappa Speciale n° 300 a Certkovo era più ottimista sui rapporti tra i civili e le proprie truppe, ma la soddisfazione era offuscata da altre considerazioni meno positive: "Si è riscontrata una notevole preferenza per le truppe italiane, giudicate più umane, cordiali e talvolta persino troppo generose. Tuttavia la popolazione ritiene che il comportamento delle truppe tedesche sia più adatto alle esigenze della guerra". (fonte ASD, DGAP 1931-1945 (URSS), 39/2, Comando Tappa Speciale n° 300 alla Direzione delle Tappe del 10/12/1942); da "Invasori, non vittime - La campagna italiana di Russia 1941-1943" di Thomas Schlemmer.

Il comandante del Corpo d'Armata Alpino, Gabriele Nasci, lodava i soldati della 294a Divisione fanteria germanica impiegati nel suo settore, che con la loro correttezza si erano conquistati la fiducia e la collaborazione della popolazione civile, e pretendeva che i suoi reparti facessero altrettanto: "Detta collaborazione è dovuta all'ascendente ed alla fiducia che le truppe tedesche hanno saputo conquistarsi mercé la loro disciplina e la scrupolosa correttezza del loro contegno verso le persone ed i beni. Ad una ferrea energia dei comandi verso chi manca, si associa la perfetta osservanza da parte della truppa, dei diritti della popolazione civile. Non bisogna infatti dimenticare che la popolazione delle zone occupate sa che all'occorrenza è chiamata a dar tutto quanto possiede ma sa pure che ogni richiesta deve essere fatta nelle forme previste dalle leggi di guerra e non ad arbitrio dei singoli. È mio preciso intendimento che una analoga fiducia venga acquistata anche dai nostri reparti in modo ci sia assicurata la sempre più fattiva collaborazione della popolazione civile della zona". (fonte AUSSME, DS II 974, DS Corpo d'Armata alpino, settembre-ottobre 1942, allegato 116; Gabriele Nasci (n° 2780 di prot. op.) ai generali Battisti, Reverberi, Ricagno, Filippi e Tamassia del 24/9/1942); da "Invasori, non vittime - La campagna italiana di Russia 1941-1943" di Thomas Schlemmer.

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