venerdì 24 ottobre 2025

Artiglieria - Katjuša

Il Katjuša (in russo Катюша) fu un sistema di lanciarazzi multipli sviluppato dall’Unione Sovietica e impiegato con grande efficacia durante la Seconda guerra mondiale. Il nome deriva da una celebre canzone popolare sovietica, molto amata dai soldati dell’Armata Rossa, che raccontava la nostalgia di una ragazza per il suo innamorato al fronte.

CARATTERISTICHE TECNICHE.

Tipo: Lanciarazzi d’artiglieria
Progettista: Georgij Langemak
In servizio: Dal 1941
Varianti principali: BM-8 (82 mm), BM-13 (132 mm), BM-31 (300 mm)
Gittata massima: Fino a 8.470 metri (BM-13)
Velocità di lancio: Circa 355 m/s (BM-13)
Numero di razzi per lanciatore: Da 16 a 48, lanciati in salve rapide da 7 a 10 secondi

PIATTAFORME DI LANCIO.

I razzi Katjuša furono montati su:
Autocarri (ZiS-5, ZiS-6, Studebaker, Ford, Chevrolet)
Carri armati obsoleti (T-60)
Trattori d’artiglieria (STZ-5)
Imbarcazioni fluviali, navi da guerra e persino aerei (come l’Ilyushin Il-2)

IMPATTO OPERATIVO.

Il Katjuša era temuto per la sua capacità di saturare rapidamente vaste aree con fuoco esplosivo, causando effetti devastanti e un forte impatto psicologico. I soldati tedeschi lo soprannominarono “organo di Stalin” per il suono inquietante dei razzi in partenza.

CURIOSITA' E DETTAGLI POCO NOTI.

Battesimo del fuoco: Avvenne il 14 luglio 1941 a Rudnja, in Russia, sotto il comando del capitano Ivan Flerov.
Produzione: Alla fine del 1942 erano stati costruiti 3.237 lanciatori; a fine guerra si arrivò a circa 10.000 esemplari.
Uso precoce: I razzi furono impiegati già nel 1939 durante gli scontri di confine tra URSS e Giappone a Khalkhin Gol.
BM-31: Variante meno nota, con testata esplosiva da oltre 52 kg, usata soprattutto su autocarri pesanti e aerei. Ne furono prodotti circa 1.800 esemplari tra il 1944 e il 1945, ma furono radiati subito dopo la guerra.

CONSIDERAZIONI FINALI.

Il Katjuša rappresenta un esempio emblematico di come la semplicità costruttiva e la potenza di fuoco possano combinarsi per creare un’arma rivoluzionaria. Sebbene impreciso, il suo impatto sul campo di battaglia fu tale da influenzare profondamente la dottrina dell’artiglieria sovietica e il morale delle truppe.

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