Come nascono i viaggi in Russia, parte 1. I viaggi in Russia non hanno il solo scopo di effettuare un pellegrinaggio lungo il percorso della ritirata della Divisione Alpina Tridentina dal Don a Nikolajewka, ma molto spesso sono occasione per verificare sul terreno i racconti dei libri di testo e delle testimonianze dei reduci.
L'ANSA DEL CAPPELLO FRIGIO E IL CAPOSALDO ZETA.
Immagine 1: durante il mio primo viaggio estivo ci siamo focalizzati nell'esplorazione dell'ansa del "cappello frigio" dove era dislocata prima la Divisione di fanteria Pasubio e successivamente anche le Legioni CC.NN. Tagliamento e Montebello. Obiettivo visitare in lungo e in largo una zona precisa del fronte dove si svolsero ampi combattimenti difensivi.
Immagine 2: la fase di studio prima della partenza è iniziata con la ricerca delle cartine storiche della zona con la dislocazione dei reparti e la posizione dei numerosi caposaldi presenti in zona.
Immagine 3: grazie alla sovrapposizione delle cartine storiche sulle mappe geografiche messe a disposizione dalla tecnologia è stato così possibile indicare e in alcuni casi anche individuare le posizioni d'interesse che poi sul terreno dovevano essere individuate.
Immagine 4: in particolare ma non solo la mia attenzione si è rivolta verso il caposaldo Zeta che era quello più settentrionale del nostro schieramento e quello più a stretto contatto con le posizioni sovietiche che, ricordo, qui erano fin dall'autunno e prima dell'offensiva invernale, già oltre il corso del Don. Con opportuni ingrandimenti satellitari sono così riuscito a verificare l'esatta posizione e conformazione del caposaldo.
Immagine 5: infine e sul terreno, e con le opportune coordinate geografiche, abbiamo potuto individuare e visitare i resti del caposaldo Zeta.
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