sabato 2 ottobre 2021

Berretto Frigio, caposaldo Olimpo

Berretto Frigio, caposaldo Olimpo, 18 dicembre 1942... fanti della Pasubio... a mio avviso una delle più drammatiche e "belle" fotografie della Campagna di Russia. Sullo sfondo i soldati sovietici che avanzano... guardate i visi di quei ragazzi; sono rivolti tutti verso una persona, non il fotografo... come se cercassero in quel momento così angoscioso il conforto o la rassicurazione di qualcuno, come se si chiedessero "cosa dobbiamo fare?". Mille volte mi sono chiesto, in quegli istanti, cosa hanno provato e soprattutto come mi sarei sentito io al loro posto.

Dopo oltre 70 anni da quella fotografia ho avuto la fortuna (la ritengo tale perché chissà quante persone avrebbero voluto anche solo per un istante trovarsi al mio posto) di essere esattamente nello stesso punto, al caposaldo Olimpo. Era estate e ovviamente non c'era la neve, non c'era il freddo, non c'era nessuno che mi sparava contro e soprattutto non c'era l'angoscia di quei ragazzi.

Avevo stampata nella testa questa fotografia; volevo essere lì, nello stesso punto loro e guardare verso nord, nella stessa direzione dalla quale arrivavano i soldati allora nemici. Non c'era nessuno, oltre a me e alle persone che erano con me; solo silenzio. Avrei voluto dirgli "Ok ragazzi ora torniamo tutti a casa...".

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