sabato 2 dicembre 2023

Ricordi, parte 25

Ogni dicembre, ogni gennaio, immancabilmente il pensiero torna in Russia, più forte che mai. Le ore nella neve, nel silenzio assoluto con i mie pensieri e con la consapevolezza di camminare nei loro stessi luoghi, mi mancano, come tutti gli anni dopo la prima volta che sono stato in Russia nel 2011. E ogni inverno tornano alla mia mente le parole di Mario Rigoni Stern nell'apertura del suo libro "Ritorno sul Don"...

«… Ogni anno quando cadeva la prima neve e dalla finestra che guarda gli orti vedevo tetti e montagne imbiancarsi, mi prendeva una malinconia che stringeva il cuore e mi isolava da tutto il resto. Come se questa neve avvolgesse e coprisse la vita che è nel corpo. Anche di notte mi svegliavo quando nevicava. Lo sentivo che nevicava, e stavo immobile dentro il letto. I primi anni prendevo gli sci e andavo. Andavo da solo dove non avrei incontrato nessuno. Nessuno, tranne quello che avevo lasciato là. […] Ma io sapevo. Avevo visto cose che non si possono dire alle madri. Così, ogni volta che nevicava era come morire un poco…».

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