sabato 1 febbraio 2020

Mario Paolucci, un eroe dimenticato

Motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare "alla memoria" concessa alla Camicia Nera Paolucci Mario del 79° Battaglione CC.NN.

Insofferente di attesa, pur essendo ufficiale in congedo, si arruolava come semplice gregario. Sempre volontario nelle azioni più rischiose, durante violento combattimento, si lanciava all’assalto di munite posizioni a colpi di bombe a mano, esempio e incitamento a tutti i compagni. Gravemente ferito al braccio destro, non desisteva dall’azione continuando a combattere con leonino coraggio. Raggiunta la posizione avversaria e determinatosi un violento contrattacco, poiché scarseggiavano le munizioni, attraversava la zona battuta portando alcune cassette di rifornimento con il solo braccio sinistro. Visto cadere il proprio ufficiale, mentre più furiosa si scatenava la reazione nemica, prontamente accorreva per portargli aiuto. Colpito da una raffica di mitragliatrice che gli immobilizzava anche il braccio sinistro, raggiungeva carponi l’ufficiale e afferratolo con i denti per un lembo della giubba, in un supremo sforzo, riusciva a trascinarlo, per breve tratto finché, colpito a morte, consacrava sul campo di battaglia il suo indomito eroismo. - Schterowka (Fronte russo), 17 luglio 1942.

Oggi le spoglie mortali della Camicia Nera Paolucci Mario riposano all'interno del Tempio di Cargnacco in provincia di Udine.



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