sabato 21 dicembre 2019

Legione Leonessa

Nella prima fotografia la quota 195 tenuta dal 90° Reggimento di Fanteria della Divisione Cosseria; nella seconda la quota 192 tenuta dalla Legione Leonessa delle CC.NN.

L'11 dicembre 1942, nel settore tenuto dalla "Ravenna" iniziarono una serie di attacchi sovietici che posero in seria difficoltà il dispositivo italiano. I sovietici attraversarono in Don in diversi punti e il "Leonessa II" fu subito impiegato per tamponare il fronte presso Svinjuka nel settore della "Ravenna".

Il 12 dicembre furono in fretta richiamati i gruppi tattici delle CC.NN. "Valle Scrivia I", "Valle Scrivia II" e "Leonessa II" per aiutare a ristabilire la situazione nel settore della "Cosseria". Il mattino del 13 dicembre fu attaccata quota 192 provocando l'intervento dei reparti dislocati a Orobinski. Nel frattempo a Orobinski fu fatto affluire il "Leonessa I" come riserva della "Cosseria" mentre il "Leonessa II", che si era già dissanguato a Svinjuka a causa di un nuovo attacco dovette rinunciare ad essere avvicendato.

Il 14 dicembre, alle 8 del mattino il seniore Albonetti guidò il "Leonessa I", pur senza l'appoggio dei carri armati attaccò quota 192 tenuta dal 555º battaglione fucilieri sovietico e da una compagnia del 747° che furono costrette a ripiegare. Fu ripreso anche il momentaneo controllo di alcuni capisaldi limitrofi che furono poi abbandonati a causa dell'arrivo di truppe nemiche fresche. A mezzogiorno il 747º battaglione sovietico contrattaccò per tre volte le posizioni italiane sulla quota ingaggiando il "Leonessa" che alle 13.50 rimase padrone del caposaldo. Nel pomeriggio il "Leonessa I" respinse un nuovo assalto russo. Nel frattempo i resti del "Leonessa I", guidati dal seniore Comincioli dopo aver finalmente ricevuto il cambio, furono spostati a Orobinski anch'essi a disposizione della "Cosseria".

Il 15 dicembre, dopo aver fatto affluire forze fresche presso quota 192, i sovietici sferrarono un nuovo rapido attacco che portò alla conquista della posizione. Caddero negli scontri tutte le camicie nere che erano rimaste a difesa tra cui il capomanipolo Santinelli che per primo aveva raggiunto quota 192 il giorno precedente. Immediatamente fu disposto nuovamente l'impiego del "Leonessa I" per riconquistare il caposaldo e ad essi si aggiunsero anche il "Leonessa II" ricostituendo così il "Gruppo CC.NN "Leonessa"" al comando del console Graziano Sardu. I fanti della "Cosseria", insieme ai battaglioni del Gruppo CC.NN "Leonessa" per tutta la giornata portarono attacchi contro quota 192. Negli scontri caddero trenta camicie nere di cui otto ufficiali tra cui il seniore Comincioli.

Il 16 dicembre proseguirono gli attacchi italiani contro quota 192 e seppur contrastati dall'artiglieria e dall'aviazione sovietica a metà mattinata la quota era parzialmente riconquistata. Per tutta la giornata del 17 dicembre proseguirono gli scontri a quota 192 con le camicie nere che con l'appoggio di qualche carro armato della 27. Panzer-Division e dalla fanteria tentarono inutilmente di riprendere alcuni dei capisaldi limitrofi, ma la caduta in serata di Orobinski, occupata dai carri armati sovietici, determinò l'isolamento delle camicie nere che si dovettero rinchiudere a caposaldo. Il comando diramò l'ordine di ripiegare subito dopo la mezzanotte.



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