lunedì 9 dicembre 2019

Il quadrivio maledetto

Nell'ambito del prossimo trekking in Russia dedicheremo una prima giornata ad una visita dettagliata e ad una mappatura della zona di Selenyj Jar, il tristemente famoso "quadrivio maledetto".

"Qui il Battaglione L’Aquila, dopo la distruzione da parte di soverchianti forze russe, di alcune divisioni italiane, la Cosseria e la Ravenna, e di una tedesca, schierate a sud del C.A. Alpino, fu mandato in fretta e furia a chiudere la falla, che avrebbe avuto effetti disastrosi per tutto il C.A. Alpino e fu schierato nei pressi del quadrivio di Selenyj Jar. Se i Russi se ne fossero impadroniti, avrebbero potuto facilmente dilagare su Rossosch, città sede del comando del C.A. Alpino, e prendere alla spalle tutto lo schieramento alpino sul Don.

Per la conquista del quadrivio, dal 20 al 30 dicembre 1942, divampò una battaglia di inaudita violenza, che passò alla storia col nome di Battaglia di Natale, ma che i pochi reduci del battaglione chiamarono “Battaglia del quadrivio maledetto”. Il battaglione L’Aquila, col solo aiuto del Monte Cervino, seppe fermare gli attaccanti. Gli alpini abruzzesi, a costo di spaventose perdite, continuarono a difenderlo con i pochi resti del Monte Cervino e poi insieme con i battaglioni Vicenza e Val Cismon fino al 16 gennaio 1943, quando arrivò l’ordine di ritirarsi.

Il "quadrivio maledetto”, senza che gli attaccanti fossero riusciti a conquistarlo stabilmente, fu abbandonato insieme con le spoglie di tanti Eroi, che erano morti per difenderlo".

Cercheremo di identificare con precisione la quota 204,6 nei pressi di Ivanowka, dove il 22 dicembre 1942 furono ritrovati il corpo del tenente Rebeggiani e di tre alpini. I corpi dell'ufficiale e dei soldati erano stati colpiti da decine e decine di pugnalate. Avevano ancora i pugnali addosso.

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