Relazione del Generale Nasci sui fatti d'arme del Corpo Armata Alpino dal 14 al 21 Gennaio 1943 (Russia), quarta ed ultima parte.
Il 23 la colonna precede da Ladomirowka su Nikolajewka dove sostiene un combattimento contro partigiani e regolari. Sono catturati e distrutti 6 pezzi da 120. ln ottemperanza all'ordine di sboccare a Nikitovka si volge verso nord, raggiungendo la sera stessa Dektjmaja. Il giorno 24 la colonna riprende instancabile. Incontra forte resistenza a Malakieva. Sono truppe regolari autotrasportate, circa un Btg. con partigiani e 12 pezzi da 120. Il tempo pessimo; la tormenta, il freddo la resistenza nemica mettono a dura prova gli alpini che però travolgono ancora una volta il nemico catturando tutti i pezzi e distruggendo i battaglioni. Alla sera si raggiunge Romankowo. Della situazione rendo edotta l'Armata con radio:
DA C.A.A. Al COMANDO 8A ARMATA
TRIDENTINA GIUNTA ORE 16 ROMANCHOWO PROSEGUIRA’ DOMATTIMA PER L’OCCUPAZIONE DI NIKITOWKA ALT TROVATA RESISTENZA A MALA KEJEWKA, DOVE INFLITTE GRAVI PERDITE ALL’AVVERSAVIO ET DISTRUTTI 12 PEZZI M.C. AUTOCARRI E MATERIALE BELLICO ALT SI E’ VISTO SORVOLARE NOSTRA COLONNA AEREO TEDESCO RICOGNIZIONE. MARCIA FATICOSISSIMA PER NEVE ALTA E TORMENTA ALT TRUPPE OPERANTI SONO SEGUITE DA INTERMINABILE COLONNA CARREGGI E SLITTE UNGHERESI E TEDESCHE E ITALIANE ALT ATTENDO RISPOSTA MIEI PRECEDENTI RADIOGRAMMI IN SPECIE CIRCA SITUAZIONE AVVERSARIA FACENDO PRESENTE CHE PER PERDITE ELEVATE IN MATERIALE E UOMINI C.A. NON E’ PIU’ IN EFFICIENZA ALT URGONO RIFORNIMENTI AEREI GIA’ RICHIESI REGO DARMI NOTIZIE
Il 25 nel proseguire per Nikitowka si trova solo una piccola resistenza di partigiani della quale si ha subito ragione catturando anche due pezzi d'artiglieria. Venuto a conoscenza che lo sbocco della colonna non è più Nikitovka, ma il bivio 16 Km. a sud est di Nowyi Oskol ed avendo avuto sentore che il nemico presidia fortemente Nikolajewka, decido di fermare la colonna a Nikitowka facendo avanzare sino ad Arnautowo il 6° Alpini e le tre btr. Del Gruppo Bergamo. Diamo poi al Comando della Divisione Tridentina l'ordine per la prosecuzione della marcia:
25/1/1943
AL COMANDO DIVISIONE TRIDENTINA
DOMANI MATTINA 26 SI PROSEGUIRA’ IL MOVIMENTO IN AVANTI PARTENDO DALLE ATTUALI LOCALITA’ NELL’ORA CHE CODESTO COMANDO VORRA’ STABILIRE.
OBIETTIVO: BIVIO 16 KM. A.S.E. DI NOWYI OSKOL
ITINERARIO: NIKITOWKA - NJCOLAJEWKA - BUDARKI - USPENKA - PLASKOJE - LUTOWINAJO - OLKOWI
NOTIZIE SUL NEMICO: PARE CHE L’AVVERSARIO OCCUPI NIKOLAJEWKA CHE DEVE ESSERE CONQUISTATA ED OLTREPASSATA
IL GENERALE COMANDANTE
F/to NASCI
Nella notte si hanno ripetuti allarmi per opera dei partigiani sia a Nikitowka che ad Arnautowo dove il Tirano alle prime luce della mattina è fortemente impegnato. Appena si inizia la marcia all'uscita di Nikitowka si delinea un forte attacco russo nel tentativo di incunearsi tra il 5° e 6° reggimento. La strada è battuta da artiglieria e mortai e un btg. di fanteria anticarro con molte armi automatiche taglia la strada a 2 km dal paese. La resistenza è superata, vengono catturati 4 cannoni, dei mortai e molte mitragliatrici. Alle 12 ha inizio l'attacco a Nikolajewka difesa dal nemico in forze con molto mortai e cannoni. Interviene ripetutamente anche l'aviazione avversaria con mitragliamento e bombardamento. La resistenza nemica è forte. Di intatto non vi è che il Btg. Edolo che viene impiegato a fondo senza che nonostante il suo grande valore riesca a raggiungere l'obiettivo.
Eppure è necessario avere ragione del nemico, altrimenti tutti gli sforzi sino ad ora fatti saranno vani. La colonna è ferma su un pianoro avanti la valle che la separa da Nikolajewka, battuta da artiglieria, mortai ed anche mitragliatrici e subisce parecchie perdite. Si fa appello a tutti gli ufficiali e soldati armati e con forze così racimolate di tutte le specie e di tutti i comandi, si scende, con il Generale Reverberi in testa, verso il paese. E' in questo momento che l'atto ardito del Comandante la Tridentina, salito su un carro armato tedesco per meglio trascinare i suoi all'attacco, decide della situazione occupando gran parte della città. Questo combattimento comporta dolorosissime perdite. Sono oltre 40 gli ufficiali feriti e morti. La battaglia è durata per dieci ore e si può dire che abbia assorbito con le munizioni anche tutte le risorse fisiche degli alpini. Combattendo col battaglione Edolo lascia la vita sul campo il mio Capo di S.M. Generale Martinat che chiude così eroicamente la sua vita di coraggioso e provato soldato.
Considerando il nemico temporaneamente sopraffatto ma in condizioni di riaversi e soprattutto di avere con facilità rinforzi sia da nord che da sud, ordino di superare la città dopo una breve sosta e di procedere oltre per Uspenka, cercando di raggiungere Liwowka il 27 stesso. Questa marcia è molto dura per le condizioni delle piste, per la molta neve incontrata, per la mancanza di riposo che si fa sentire specie nei quadrupedi e per la lunghezza. E' anche ostacolata da continui piccoli attacchi nemici di fanteria e da violenti e ripetuti attacchi aerei. All'imbrunire il Comando della colonna giunge ad Uspenka mentre l'avanguardia ha raggiunto Liwowka.
Ad Uspenka il 28 mattina all'alba i russi attaccano con carri armati mortai provenienti probabilmente da Budjienni e qui anche il Comando germanico deve lasciare delle macchine e procedere a piedi con marcia faticosissima. L'avanguardia della colonna raggiunto il bivio di Nikolajewka e S.E. di Nowyi Oskol viene informata che i russi nella giornata del 28 hanno occupato Nowyi Oskol e che si deve procedere sotto la minaccia di un attacco avversario verso Slonowka, ad ovest della ferrovia. Quest'ultime due marcie per le condizioni atmosferiche e la quantità della neve incontrata danno il tracollo alle energie fisiche dei nostri alpini, sostenuti sino all'ultimo dalla volontà di rompere ad ogni costo il cerchio che li serra e rientrare entro le linee alleate. E' durante queste marcie, quando ormai la meta si può dire raggiunta che si debbono far saltare i pezzi per l'impossibilità di continuare il trasporto, data la debolezza dei quadrupedi, mal nutriti da molti giorni, e che avevano passato le rigide notti all'addiaccio.
Il 29 mattina da Schernowska si riprende la marcia verso Siderowka. Anche questa marcia è faticosa per la mancanza di pietà, altezza della neve e le pendenze continue. Durante il tragitto giunge l'ordine di dirottare verso sud in direzione Bolsche Trojakoje dove si arrivava il 30. S'incontra finalmente la colonna viveri e quella sanitaria dall'Armata da Charkow. Qui finalmente si fermano gli italiani e vengono fatti proseguire tedeschi ed ungheresi; si riesce così a dare un primo ordine alla nostra colonna. Il giorno successivo da Bolsche Trojskoje si prosegue per Schebekino dove finalmente si fa una sosta di tre giorni, che servono per sgomberare a Charkow i numerosi feriti e gli innumeri congelati in totale 7571. Con la nostra colonna sono passati oltre ai feriti e congelati spedalizzati: 6.500 uomini della Tridentina, 3.300 della Julia, 1.600 della Cuneense, 1.300 della Vicenza, 800 del Corpo d'Armata e suoi Servizi, 8.000/9000 tedeschi, 6.000/7.000 ungheresi.
Lo sforzo per rompere l'accerchiamento fu epico, ma i risultati eccezion fatta di quelli morali che sono di valore incalcolabile, relativi. Se si può calcolare che sia rientrato entro le linee il 50% circa degli effettivi del C. Armata, non si deve dimenticare che quasi tutti gli automezzi e quasi tutto l'armamento pesante fu dovuto abbandonare o distruggere e che di quadrupedi solo una piccola parte sopravvivrà all'immane sforzo. Non poteva essere diverso:
L'ordine di ripiegamento giunse quando il fianco destro, con la distruzione degli ultimi resti del XXIV Corpo Germanico, era completamente aggirato dal nemico, già padrone di Rossosch, base logistica principale del C. Armata; quando la situazione ungherese sul fianco sinistro era gravemente compromessa, tanto che sulla progettata collaborazione con il VII Corpo non è mai stato il caso di riparlare, poiché, ricevuto l'ordine di ripiegamento non se ne ebbe traccia che nelle masse in gran parte di sbandati affluite sul fianco e sul tergo della Tridentina; quando le truppe motorizzate russe si erano già impossessate delle principali arterie di comunicazione alle nostre spalle.
La stagione era la più avversa per la temperatura (nella notte tra il 17 e il 18 il termometro segnò in Opit -38°C) e le condizioni delle piste riempite di neve erano tali da renderle pressoché inservibili. L'equipaggiamento della truppa non era adatto a lunghi trasferimenti nella stagione invernale, poiché le scarpe bagnate facilitavano enormemente i congelamenti ed i soldati, che se portavano parecchi giorni di viveri e molte munizioni, non potevano portare anche le coperte loro necessarie per ripararsi durante la notte. Non aveva il nostro Corpo d'Armata Alpino, creato per l'impiego in alta montagna, l'armamento rispondente alla guerra di pianura dove improvvisi e rapidi operavano i carri armati, senza che da parte nostra, sempre per mancanza di adeguati idonei mezzi di difesa, potessero essere ostacolati.
Il nemico si oppose su tre linee successive: Rossosch - Postojalyi - questo primo sbarramento fu superato sia pure con forti perdite da tutto il Corpo d'Armata Alpino. Oljchowatka - Warwarowka - e questo fu solo superato dalla Tridentina alla quale si aggiunsero elementi isolati della Julia - Cuneense e Vicenza. Nikitowka - Nikolajewka - che fu superato con uno sforzo eccezionale della divisione Tridentina impiegando ogni sua ultima risorsa. Sono quindi tre linee principali e successive di accerchiamento sulle quali il valore degli alpini ebbe sopravvento, battendo un nemico riposato, superiore di armi e di mezzi e vincendo, come si è detto, le non elencabili difficoltà dovute all'enorme massa logistica, del XXIV Corpo Germanico e delle unità ungheresi, che come una valanga si rovesciavano là dove gli alpini col loro valore avevano fatto breccia.
Le perdite del nemico accertate furono gravi; parecchi carri armati distrutti (8-10), 44 pezzi conquistati ed inutilizzati e centinaia di mortai rimasti sulle posizioni espugnate e superate dagli alpini in ripiegamento. Si è obbedito ad un ordine e lo si è realizzato, per quanto possibile, anche se i limiti da raggiungere, stabiliti anzitempo tra Rowenki e Wlajki, vennero allontanati man mano che si procedeva, quando i viveri ormai mancavano, le munizioni scarseggiavano e le possibilità fisiche degli alpini si stavano esaurendo. Gli ordini successivi indicarono Nikitowka prima, poi Nowyi Oskol, per finire Schebekino.
Come ho già detto gli Alpini nel loro sublime sforzo furono sorretti da un desiderio sovrumano e da una ferrea volontà: uscire dalla cerchia ad ogni costo. Per questo i loro attacchi furono irresistibili, per questo incontravano la morte con una decisione che lascia perplessi per questo i feriti seguivano la colonna senza un lamento, fino al limite delle forze ed i congelati camminavano sempre anche quando i piedi finivano in cancrena. Atti di eroismo non è il caso di elencarne: furono tutti di valore superiore. Lo sforzo, i disagi, il pericolo, i tormenti fisici e morale non trovarono una parola di protesta. Questo per la colonna uscita.
Ma molte gloriose pagine furono scritte dai piccoli reparti sparsi nell'ampia zona di retrovia del Corpo d'Armata Alpino e dai presidi minori che privi di comunicazioni furono sorpresi dalla rapida avanzata russa. Sono altri 6.000 elementi che di loro iniziativa, guidati talvolta da ufficiali, talvolta da un semplice sottufficiale, combattendo, soffrendo e resistendo seppero trovare il punto nello schieramento avversario per passare. Nulla di preciso ad eccezione delle notizie frammentarie datemi dai soldati ed ufficiali che hanno potuto singolarmente ripiegare è possibile dire delle Divisione Julia, Cuneense e Vicenza; tutti parlano di duri combattimenti specie con carri armati: per aver ceduto devono essere state sopraffatte ed il loro tradizionale magnifico valore non deve essere stato sufficiente per superare gli ostacoli che natura ed avversario frapposero al loro cammino.
Ora guardo commosso marciare i resti di questo magnifico Corpo d'Armata Alpino, che la Patria aveva creato e teneva come preziosa riserva per sua difesa e che fu mandato qui come pegno per salire, conquistare le alte cime del Caucaso a fianco degli alpini alleati, in un momento che doveva essere risolutivo per la guerra in Russia ed invece usato in guerra ed in un elemento non suo. Sono stanchi, laceri, sfiniti, ma devono continuare e a piedi per le strade interminabili della Russia verso la zona di concentramento. A tappe compiute saranno oltre 600 chilometri, che d'inverno gli Alpini avranno percorso per le steppe russe, dei quali 300 circa combattendo.
Non so cosa ci si riprometta al termine e quali siano i progetti futuri: sono ancora circa 25.000 figli delle nostre Alpi già duramente provati, molti fisicamente tarati, demoralizzati poiché hanno subito la più grande disillusione militare che potesse loro toccare, non certo animati da senso di simpatia e tanto meno di riconoscenza verso gli alleati che, pronti a sfruttare il vantaggio del valore dei nostri soldati, non hanno mai mancato, con il poco tatto che li caratterizza, di far sentire la loro prepotenza e superbia. Credo, ad ogni modo, mio dovere far presente questa situazione e dire chiaramente che di un loro rendimento futuro qui in Russia non potrà più parlarsi, mentre nella gioia di vedere la Patria ognuno potrà ritrovare se stesso.
F.M. 108, 10 febbraio 1943 XXI
IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA
COMANDANTE
G. Nasci
Dal 2011 camminiamo in Russia e ci regaliamo emozioni
Trekking ed escursioni in Russia sui campi di battaglia della Seconda Guerra Mondiale
Danilo Dolcini - Phone 349.6472823 - Email danilo.dolcini@gmail.com - FB Un italiano in Russia
lunedì 7 dicembre 2020
sabato 5 dicembre 2020
Ricordi, parte 8
Nei viaggi invernali capita spesso che il meteo cambi da un giorno con l'altro: neve, nebbia e vento lasciano il posto al cielo terso e sole, e viceversa. Nei giorni in cui la nebbia la fa da padrona e si cammina nei sentieri fra i campi, è come entrare in un mondo a sè. La linea dell'orizzonte svanisce perchè il colore è unico fra terra e cielo; spariscono i punti di riferimento. Puoi camminare per ore e il paesaggio intorno a te non varia; non cambia quasi nulla come se stessi camminando sempre nello stesso punto senza mai arrivare alla fine.
Le mappe dello CSIR e dell'ARMIR 5
Le mappe delle operazioni del CSIR e dell'ARMIR dal giugno 1941 all'ottobre 1942 - Situazione delle forze alleate nello scacchiere del basso Dnjestr alla data del 6 Agosto 1941.
Relazione del Generale Nasci, parte 3
Relazione del Generale Nasci sui fatti d'arme del Corpo Armata Alpino dal 14 al 21 Gennaio 1943 (Russia), terza parte.
Il giorno 19 il Btg. Verona riesce d'impeto, da Repjewka, ad occupare Postojalyi, senonché l'afflusso di nuovi rinforzi russi con nuovi carri armati l'obbliga a ripiegare su Repjewka. Il 5° reggimento fermato nel pomeriggio a Skororyb da altri carri armati alla sera riesce ad occupare il paese. Ad Opit continuano ad affluire sbandati ungheresi che si cerca inutilmente di organizzare in reparti. Questo non lascia dubbio che a nord il mio C.A. è completamente scoperto. Viene liberata una colonna di duemila prigionieri ungheresi mentre scendevano da Karpenkowo.
Con gli sbandati sono numerosi pesanti slitte trainate da pariglie. Se si aggiunge che a Podgornoje sono giunti tutti i cariaggi della 385a e 387a Div. Germanica del gruppo Eibl si può avere una idea di quanto siano intasate le strade e ostacolati i movimenti dei reparti combattenti della divisione Tridentina. Do ordine al Generale Eibl di organizzare questo afflusso costituendo posti di blocco ma egli incontra nell'esecuzione molte difficoltà che permangono fino al giorno in cui, rientrati nelle linee alleate, col cessare del compito della Divisione Tridentina di aprire il varco, circa novemila tedeschi ed altrettanti ungheresi, passano con i loro impedimenta in testa per raggiungere le tranquille località di concentramento.
Non esito a dire che queste masse enormi di soldati non combattenti costituì un vero incubo per il disordine che portarono, per le lotte che determinarono, e per le difficoltà che crearono nella ricerca degli accantonamenti dato il coraggio prepotente, specie dei tedeschi, che da altra preoccupazione non erano turbati, non dando alcun beneficio alla battaglia. Il Generale Eibl il giorno 19 mi informa che sono giunti 4 carri d'assalto ed un gruppo di artiglieria motorizzata. Li assegno alla Divisione Tridentina.
La situazione delle tre divisioni alla sera della giornata era la seguente: Tridentina: impegnata, fronte Repjewka - Postojalvi - Skororyb, Vicenza: in zona Saamoilenkoff, Julia: fra Kopanki - Nikolajewka, con l'8° Alpini oltre Ssolowiew dove rotto il cerchio, dopo tenace resistenza, procedeva su Nowopostoyalowka facendo prigionieri e dove in suo supporto giungeva il btg. Ceva, Cuneense: con la 387a Div. Germanica a Popowska. Alle ore 16.45 dopo che con mio radio delle ore 14 avevo richiamato i comandi della Cuneense e Julia sulla necessità di varcare al più presto il solco di Oljchowatka, per giungere in direzione Ovest Sud-Ovest, avendo ricevuto notizie da un mio ufficiale di collegamento sulla situazione della Div. Cuneense invio un nuovo radiogramma ordinando di accelerare il movimento avendo l'impressione che ci fosse del ritardo:
DA C.A.A.
AT COMANDO DIVISIONE CUNEENSE
RICEVUTE NOTIZIE TRAMITE MAGGIORE SEVERONI PREGO ACCELERARE MOVIMENTO PREVISTO DATE
FREQUENTI VOSTRE NOTIZIE
GENERALE NASCI
Nello stesso tempo viste le difficoltà che la Tridentina impiegava per occupare il nodo stradale di Postojalvi decido di far concorrere la Div. Vicenza ordinandole di marciare coi due battaglioni alpini Morbegno e Pieve di Teco su Abt. Sowj Wirtsch Lesnitachalskij e su Postojalyi ove doveva puntare anche il 5° Alpini:
DA GIOVE A SASSO
366 ORE 13.50 – 19/1
CODESTA DIVISIONE PUNTI SUBITO CON BATTAGLIONI ALPINI PUNTANDO OVEST VERSO SKORORIB SU ABT WIRSCH LESSNITSCHANSKYI SUD POSTOJALYI OVE PUNTA ANCHE 5° ALPINI DA SKORORIB.
GIOVE 480
Per le difficoltà incontrate l'8° alpini nella zona di Nowa Postoyalowka da parte di carri armati richiedo all'8a Armata l'intervento urgente e di Stukas:
RADIO PAPA
AT COMANDO 8A ARMATA
STRADA ROSSOSCH - OSTROGOLSK SBARRATA DA CARRI ARMATI ALTEZZA NOWOPOSTOJALOWKA CHIEDO INTERVENTO URGENTE STUKAS PER CONCORRERE AZIONE SBLOCCAMENTO AVVERTO CHE ALCUNI NOSTRI SEMOVENTI AGIRANNO SU STESSA ROTABILE.
GENERALE NASCI
ORE 3.30 GIORNO 20/1/1943
Al mattino del 20 il concentrico attacco su Postojalvi dà verso mezzogiorno in nostro possesso il bivio, le perdite sono sensibili. Senonché il nemico, mentre si svolge questa azione con altra colonna di carri armati e fanteria attacca violentemente Opit ove si trovava ancora, con il mio comando, il Comando del XXIV Corpo d'Armata Tedesco e della Divisione Tridentina. E' un momento critico che viene superato mercé il comportamento delle valorosissime forze predisposte a difesa ed al sacrificio della 45a Batteria Alpina che riusciva ad immobilizzare, prima di essere sopraffatta, tre carri armati. Do ordini che la testa della colonna per sottrarsi all'eventuale nuovo attacco di carri prosegua subito per Kosino verso Nuova Karkowka dove giunge la sera stessa. Per paralizzare la pressione nemica esercitata alle nostre spalle rimane fino alle ore 19, nella zona di Skororyb, il Comandante il XXIV Corpo, Generale Eibl, che ha raccolto attorno a sé le poche truppe a sua disposizione ed a Postojalyi il Btg. Verona.
Ad Opit sono state distrutte tutte le stazioni radio del Corpo d'Armata ad eccezione di quella del XXIV C.A. germanico che, unica rimasta, ci consentì di continuare a comunicare col Comando d'Armata. Questa perdita del prezioso materiale radio ebbe ripercussioni gravi nei giorni successivi per la mancata possibilità in cui ci si venne a trovare di collegarci colle divisioni dipendenti. E' per questo che appena giunto a Postojalyi cerco di assicurare un collegamento con ufficiali e per questo invio il mio Capo di S. M. alla Vicenza, Cuneense e Julia. Per la quantità della neve, il mezzo fornito non gli consente che di arrivare alla Vicenza.
Nella convinzione che sia necessario togliersi dal fondi valle, per il pericolo dei carri armati, ordino che la colonna della Tridentina, non appena giunta Nuova Karkowka, muova per Nova Giowgieski su Krawzowka il che avviene alle ore 1 del 21 con tempo molto avverso e tormenta. Alle ore 9 dopo un violento combattimento sostenuto dai 4 carri d'assalto tedeschi, Krawzowka, tenuta da circa 1 btg di regolari con mortai e mitragliatrici, è occupata. A Nova Karkowka avevo lasciato il mio capo di S.M. Generale Martinat con l'incarico di prendere collegamento con le altre divisioni e consegnare ad esse il mio ordine:
DA COMANDO C.A. ALPINO AT XXXIV C.A. AT DIVISIONE TRIDENTINA ET TRAMITE CAPO S.M. AT DIVISIONE JULIA - CUNEENSE - VICENZA - 387A GERMANICA - ALL’UFFICIO COLLEGAMENTO
510/Op
LA CELERITA’ DI MARCIA ET LA DECISIONE DELLA TRIDENTINA HA PORTATO QUESTA DIVISIONE IN ANTICIPO DI UNA TAPPA IN CONFRONTO ALLE ALTRE DIV/NI.
A PARZIALE MODIFICA DEGLI ORDINI PRECEDENTI ASSEGNO PERTANTO ALLA TRIDENTINA IL SEGUENTE ITINERARIO:
KRAWZOWKA - SHELJAKINO - LADOMIROWKA - SHALSKOJE - NIKOLAJEWKA - SSPLAYI - WALUIKI
LE ALTRE DIVISIONI SEGUIRANNO A CAVALLO DI DETTO ITINERARIO SECONDO L’ORDINE E LA LOCALITA’ DI SBOCCO IN VALLE OLCHOWATKA
IL GENERALE COMANDANTE
G. NASCI
Nella stessa notte il Generale Eibl giungendo a Nova Karkowka rimane ferito ad un piede da una bomba inesplosa. Trasportato a Krawzowka deve subire l'amputazione del piede e poi muore. Quantunque lo conoscessi da pochi giorni, la perdita si fa sentire perché mi era stato camerata ed ottimo collaboratore. A mezzo della radio germanica alle ore 18,45 ricevo il seguente radiogramma: "Punto di sblocco Nikitowka". Ciò modifica in parte il precedente itinerario, però, nella previsione che Warwarowka sia fortemente tenuta decido di non cambiare la direttrice di marcia della Tridentina per Scheljiakino che attaccato alle ore 12, è di slancio espugnato nonostante la presenza di carri armati, alcuni dei quali vengono immobilizzati. La marcia prosegue subito per Ladomirowka.
Nella notte il Morbegno in coda alla colonna ne perde le tracce e infilatosi verso Warwarowka viene attaccato da preponderanti forze russe con molti carri e subisce gravi perdite. Invio all'armata due radiogrammi. Uno per avvisarla che punteremo sulla nuova meta assegnata e l'atro per dare la nostra situazione e gli obbiettivi del giorno successivo:
AL COMANDO 8A ARMATA
PREGO DARMI NOTIZIE SITUAZIONE GENERALE ALT DISLOCAZIONE ODIERNA COMANDO CORPO ARMATA ALPINO AT XXIV CORPO CON TRIDENTINA SEGUITA DA PESANTISSIMA COLONNA CARREGGI ET SALMERIE TEDESCHE UNGHERESI AT KRAWZOWKA ALT NESSUNA NOTIZIA ALTRE DIVISIONI DATO COMPLETA PERDITA DI TUTTE STAZIONI RADIO ALT DOMANI PROSEGUIREMO VERSO SHELJAKINO AT SHAPOSKOJE ALT NECESSITANO RIFORNIMENTI VIVERI BENZINA ET MUNIZIONI ALT
21/1/1943
A Ladomirowka si aggiungono alla mia colonna numerosi elementi della Julia e anche della Cuneense, tra questi il Comandante l'Artiglieria divisionale della Julia, che mi assicura la presenza in zona Scheljiakino del Comandante la Divisione stessa, questo in parte mi tranquillizza perché ne deduco che se anche io non ho la possibilità di comunicare con le Divisioni, queste sono edotte della strada che la Tridentina va aprendo.
Il giorno 19 il Btg. Verona riesce d'impeto, da Repjewka, ad occupare Postojalyi, senonché l'afflusso di nuovi rinforzi russi con nuovi carri armati l'obbliga a ripiegare su Repjewka. Il 5° reggimento fermato nel pomeriggio a Skororyb da altri carri armati alla sera riesce ad occupare il paese. Ad Opit continuano ad affluire sbandati ungheresi che si cerca inutilmente di organizzare in reparti. Questo non lascia dubbio che a nord il mio C.A. è completamente scoperto. Viene liberata una colonna di duemila prigionieri ungheresi mentre scendevano da Karpenkowo.
Con gli sbandati sono numerosi pesanti slitte trainate da pariglie. Se si aggiunge che a Podgornoje sono giunti tutti i cariaggi della 385a e 387a Div. Germanica del gruppo Eibl si può avere una idea di quanto siano intasate le strade e ostacolati i movimenti dei reparti combattenti della divisione Tridentina. Do ordine al Generale Eibl di organizzare questo afflusso costituendo posti di blocco ma egli incontra nell'esecuzione molte difficoltà che permangono fino al giorno in cui, rientrati nelle linee alleate, col cessare del compito della Divisione Tridentina di aprire il varco, circa novemila tedeschi ed altrettanti ungheresi, passano con i loro impedimenta in testa per raggiungere le tranquille località di concentramento.
Non esito a dire che queste masse enormi di soldati non combattenti costituì un vero incubo per il disordine che portarono, per le lotte che determinarono, e per le difficoltà che crearono nella ricerca degli accantonamenti dato il coraggio prepotente, specie dei tedeschi, che da altra preoccupazione non erano turbati, non dando alcun beneficio alla battaglia. Il Generale Eibl il giorno 19 mi informa che sono giunti 4 carri d'assalto ed un gruppo di artiglieria motorizzata. Li assegno alla Divisione Tridentina.
La situazione delle tre divisioni alla sera della giornata era la seguente: Tridentina: impegnata, fronte Repjewka - Postojalvi - Skororyb, Vicenza: in zona Saamoilenkoff, Julia: fra Kopanki - Nikolajewka, con l'8° Alpini oltre Ssolowiew dove rotto il cerchio, dopo tenace resistenza, procedeva su Nowopostoyalowka facendo prigionieri e dove in suo supporto giungeva il btg. Ceva, Cuneense: con la 387a Div. Germanica a Popowska. Alle ore 16.45 dopo che con mio radio delle ore 14 avevo richiamato i comandi della Cuneense e Julia sulla necessità di varcare al più presto il solco di Oljchowatka, per giungere in direzione Ovest Sud-Ovest, avendo ricevuto notizie da un mio ufficiale di collegamento sulla situazione della Div. Cuneense invio un nuovo radiogramma ordinando di accelerare il movimento avendo l'impressione che ci fosse del ritardo:
DA C.A.A.
AT COMANDO DIVISIONE CUNEENSE
RICEVUTE NOTIZIE TRAMITE MAGGIORE SEVERONI PREGO ACCELERARE MOVIMENTO PREVISTO DATE
FREQUENTI VOSTRE NOTIZIE
GENERALE NASCI
Nello stesso tempo viste le difficoltà che la Tridentina impiegava per occupare il nodo stradale di Postojalvi decido di far concorrere la Div. Vicenza ordinandole di marciare coi due battaglioni alpini Morbegno e Pieve di Teco su Abt. Sowj Wirtsch Lesnitachalskij e su Postojalyi ove doveva puntare anche il 5° Alpini:
DA GIOVE A SASSO
366 ORE 13.50 – 19/1
CODESTA DIVISIONE PUNTI SUBITO CON BATTAGLIONI ALPINI PUNTANDO OVEST VERSO SKORORIB SU ABT WIRSCH LESSNITSCHANSKYI SUD POSTOJALYI OVE PUNTA ANCHE 5° ALPINI DA SKORORIB.
GIOVE 480
Per le difficoltà incontrate l'8° alpini nella zona di Nowa Postoyalowka da parte di carri armati richiedo all'8a Armata l'intervento urgente e di Stukas:
RADIO PAPA
AT COMANDO 8A ARMATA
STRADA ROSSOSCH - OSTROGOLSK SBARRATA DA CARRI ARMATI ALTEZZA NOWOPOSTOJALOWKA CHIEDO INTERVENTO URGENTE STUKAS PER CONCORRERE AZIONE SBLOCCAMENTO AVVERTO CHE ALCUNI NOSTRI SEMOVENTI AGIRANNO SU STESSA ROTABILE.
GENERALE NASCI
ORE 3.30 GIORNO 20/1/1943
Al mattino del 20 il concentrico attacco su Postojalvi dà verso mezzogiorno in nostro possesso il bivio, le perdite sono sensibili. Senonché il nemico, mentre si svolge questa azione con altra colonna di carri armati e fanteria attacca violentemente Opit ove si trovava ancora, con il mio comando, il Comando del XXIV Corpo d'Armata Tedesco e della Divisione Tridentina. E' un momento critico che viene superato mercé il comportamento delle valorosissime forze predisposte a difesa ed al sacrificio della 45a Batteria Alpina che riusciva ad immobilizzare, prima di essere sopraffatta, tre carri armati. Do ordini che la testa della colonna per sottrarsi all'eventuale nuovo attacco di carri prosegua subito per Kosino verso Nuova Karkowka dove giunge la sera stessa. Per paralizzare la pressione nemica esercitata alle nostre spalle rimane fino alle ore 19, nella zona di Skororyb, il Comandante il XXIV Corpo, Generale Eibl, che ha raccolto attorno a sé le poche truppe a sua disposizione ed a Postojalyi il Btg. Verona.
Ad Opit sono state distrutte tutte le stazioni radio del Corpo d'Armata ad eccezione di quella del XXIV C.A. germanico che, unica rimasta, ci consentì di continuare a comunicare col Comando d'Armata. Questa perdita del prezioso materiale radio ebbe ripercussioni gravi nei giorni successivi per la mancata possibilità in cui ci si venne a trovare di collegarci colle divisioni dipendenti. E' per questo che appena giunto a Postojalyi cerco di assicurare un collegamento con ufficiali e per questo invio il mio Capo di S. M. alla Vicenza, Cuneense e Julia. Per la quantità della neve, il mezzo fornito non gli consente che di arrivare alla Vicenza.
Nella convinzione che sia necessario togliersi dal fondi valle, per il pericolo dei carri armati, ordino che la colonna della Tridentina, non appena giunta Nuova Karkowka, muova per Nova Giowgieski su Krawzowka il che avviene alle ore 1 del 21 con tempo molto avverso e tormenta. Alle ore 9 dopo un violento combattimento sostenuto dai 4 carri d'assalto tedeschi, Krawzowka, tenuta da circa 1 btg di regolari con mortai e mitragliatrici, è occupata. A Nova Karkowka avevo lasciato il mio capo di S.M. Generale Martinat con l'incarico di prendere collegamento con le altre divisioni e consegnare ad esse il mio ordine:
DA COMANDO C.A. ALPINO AT XXXIV C.A. AT DIVISIONE TRIDENTINA ET TRAMITE CAPO S.M. AT DIVISIONE JULIA - CUNEENSE - VICENZA - 387A GERMANICA - ALL’UFFICIO COLLEGAMENTO
510/Op
LA CELERITA’ DI MARCIA ET LA DECISIONE DELLA TRIDENTINA HA PORTATO QUESTA DIVISIONE IN ANTICIPO DI UNA TAPPA IN CONFRONTO ALLE ALTRE DIV/NI.
A PARZIALE MODIFICA DEGLI ORDINI PRECEDENTI ASSEGNO PERTANTO ALLA TRIDENTINA IL SEGUENTE ITINERARIO:
KRAWZOWKA - SHELJAKINO - LADOMIROWKA - SHALSKOJE - NIKOLAJEWKA - SSPLAYI - WALUIKI
LE ALTRE DIVISIONI SEGUIRANNO A CAVALLO DI DETTO ITINERARIO SECONDO L’ORDINE E LA LOCALITA’ DI SBOCCO IN VALLE OLCHOWATKA
IL GENERALE COMANDANTE
G. NASCI
Nella stessa notte il Generale Eibl giungendo a Nova Karkowka rimane ferito ad un piede da una bomba inesplosa. Trasportato a Krawzowka deve subire l'amputazione del piede e poi muore. Quantunque lo conoscessi da pochi giorni, la perdita si fa sentire perché mi era stato camerata ed ottimo collaboratore. A mezzo della radio germanica alle ore 18,45 ricevo il seguente radiogramma: "Punto di sblocco Nikitowka". Ciò modifica in parte il precedente itinerario, però, nella previsione che Warwarowka sia fortemente tenuta decido di non cambiare la direttrice di marcia della Tridentina per Scheljiakino che attaccato alle ore 12, è di slancio espugnato nonostante la presenza di carri armati, alcuni dei quali vengono immobilizzati. La marcia prosegue subito per Ladomirowka.
Nella notte il Morbegno in coda alla colonna ne perde le tracce e infilatosi verso Warwarowka viene attaccato da preponderanti forze russe con molti carri e subisce gravi perdite. Invio all'armata due radiogrammi. Uno per avvisarla che punteremo sulla nuova meta assegnata e l'atro per dare la nostra situazione e gli obbiettivi del giorno successivo:
AL COMANDO 8A ARMATA
PREGO DARMI NOTIZIE SITUAZIONE GENERALE ALT DISLOCAZIONE ODIERNA COMANDO CORPO ARMATA ALPINO AT XXIV CORPO CON TRIDENTINA SEGUITA DA PESANTISSIMA COLONNA CARREGGI ET SALMERIE TEDESCHE UNGHERESI AT KRAWZOWKA ALT NESSUNA NOTIZIA ALTRE DIVISIONI DATO COMPLETA PERDITA DI TUTTE STAZIONI RADIO ALT DOMANI PROSEGUIREMO VERSO SHELJAKINO AT SHAPOSKOJE ALT NECESSITANO RIFORNIMENTI VIVERI BENZINA ET MUNIZIONI ALT
21/1/1943
A Ladomirowka si aggiungono alla mia colonna numerosi elementi della Julia e anche della Cuneense, tra questi il Comandante l'Artiglieria divisionale della Julia, che mi assicura la presenza in zona Scheljiakino del Comandante la Divisione stessa, questo in parte mi tranquillizza perché ne deduco che se anche io non ho la possibilità di comunicare con le Divisioni, queste sono edotte della strada che la Tridentina va aprendo.
mercoledì 2 dicembre 2020
Ricordi, parte 7
A volte quando si cammina in Russia sorge spontanea l'esigenza di staccarsi dal gruppo per stare con i propri pensieri. A me capita molto spesso. Forse è solo un modo per interiorizzare il più possibile questi momenti, per portarsi a casa tutto quello che questa esperienza può darti. Altre volte è solo per cercare di capire, di sentire e di immaginare quello che qui accadde oltre 75 anni fa. Sembra solo una strada qualunque della sconfinata Russia, ma tu sai che ad ogni metro il tuo passo, magari, è stato l'ultimo passo di un uomo esausto, mai tornato a casa.
domenica 29 novembre 2020
Relazione del Generale Nasci, parte 2
Relazione del Generale Nasci sui fatti d'arme del Corpo Armata Alpino dal 14 al 21 Gennaio 1943 (Russia), seconda parte.
Il 17 mattina la manovra russa diretta ad accerchiare il C.A. Alpino, sempre fermo sulla linea del Don, con lo sfondamento del 70° Corpo d'Armata Ungherese a Nord e lo sfondamento dei resti del XXIV° C.A. germanico a Sud, non lascia dubbi. Verso le 9 ricevo dal Comando 8a Armata il radiogramma 02/300 in data 16 in cui è detto che lasciare la linea del Don senza preciso ordine dell'Armata è assolutamente proibito:
DAL COMANDO 8A ARMATA AL CORPO ARMATA ALPINO
16/1 ORE 17,30
TRADUZIONE COMANDO ARMATA N. 02/300 DEL 16/1/1943
LASCIARE LA LINEA DEL DON SENZA PRECISO ORDINE DELL'ARMATA E' ASSOLUTAMENTE PROIBITO PUNTO
VI FACCIO RESPONSABILE PERSONALMENTE DELL'ESECUZIONE
F/to GAR180LDI
Nota: Fra le ore 7 e 7,45 del 17 comunicato telefonicamente questo ordine ai tre Comandi di Divisione punto
Ciò contrasta con quanto viene comunicata dalla Divisione Tridentina e cioè, (secondo l'ufficiale di collegamento tedesco presso di essa), che il Corpo d'Armata Ungherese avrebbe già ricevuto ordine di staccarsi dal nemico e di marciare con l'ala sinistra su Karpenkowo - Dmitrijewka in stretto accordo con il gruppo Kramer. Più tardi alle ore 11 giunge dall'Armata la comunicazione che il gruppo Eibl è alle mie dipendenze:
DA COMANDO 8A ARMATA AT COMANDO C.A.A.
17/1 ORE 11
GRUPPO EIBL VIENE POSTO ALLE DIPENDENZE DEL C.A.A. PER LE ULTERIORI DIPENDENZE
F/to Gen. Tedesco capo Ufficio oper.
Poco dopo ricevo il radiogramma 02/302 che mi ordina il ripiegamento in stretto accordo col Corpo d'Armata Ungherese:
02/302 17/1 ORE 6,30
DAL COMANDO 8A ARMATA AL C.A. ALPINO
SI ASPETTA IL RIPIEGAMENTO ALA SUD UNGHERESE DAL DON PUNTO IL C.A.A. RIPIEGHI LE PROPRIE TRUPPE AD OVEST IN STRETTO ACCORDO CON GLI UNGHERESI PUNTO COME LINEE DI RESISTENZA POSSONO ESSERE PREVISTE:
1°) FERROVIA NORD DI ROSSOCH
2°) VALLE Dl OLCHOWATKA
3°) VALLE DELL'AIDAR - NIKOLAJEWKA
COMUNICARE CONTINUAMENTE INTENZIONI ET ESECUZIONI
F/to GARIBOLDI
ln relazione emano subito telefonicamente l'ordine di ripiegamento a cui faccio seguire l'accluso fonogramma:
17/1 ORE 12,30
DA GIOVE AT GALLO SASSO E VINO E PER CONOSCENZA A CHARLOTTE (per telefono)
365 SEGUITO COMUNICAZIONE TELEFONICA FATTA OGGI FRA ORE 11 E 11,30 CONFERMO:
1°) IN CONSEGUENZA A PIEGAMENTO G.U.UNGHERESI ANCHE GIOVE DEVE INIZIARE STASERA ALL'IMBRUNIRE: NOTO MOVIMENTO
2°) LINEE SUCCESSIVE Dl RESISTENZA:
a) FERROVIA ROSSOCH - OSTROGOSHK
b) VALLE OUKOWATKA
c) ALTA VALLE AIDAR - VALLE IWJANY - ALESXEJEWKA
3°) SETTORI MOVIMENTO LIMITATI:
PER GALLO: A NORD: DEI LIMITI CON G.U.UNGHERESI:
A SUD: BASSOWKA - SSEYEJEWKA - FABBRICA CEMENTO - PODGORNOJE - POSTOJALYI - CHARKOWKA - KAWALEN
PER SASSO: A SUD: DUKOWOJE - ARKANGELSKOJE - POPOWKA - SABOLOTOWKA - KRASNOJE
PER VINO: A SUD: LATSCHINA - PUTLENINA - OLIKOWATKA - CHARKOWSKOJA - NIKOLAJEWKA
4°) OGGI G.U. MANTENGA STRETTO COLLEGAMENTO CON G.U. CONTINUE;
5°) MOVIMENTO DEVE ESSERE PROTETTO DA RETROGUARDIE;
6°) PORTARE AL SEGUITO QUANTO PIU' POSSIBILE Dl VIVERI E MUNIZIONI;
7°) CIO' CHE NON PUOI SEGUIRE SIA DISTRUTTO;
8°) APPUNTAMENTO RADIO OGNI TRE ORE A PARTIRE DALLE 18 DI OGGI. ASCOLTO OBBLIGATORIO NELLE SOSTE
F/to GIOVE
Nota: Trasmette Gen. Martinat
Ricevono Comandante Gallo - Capo S.M. Sasso - Com/te Vino
Nel frattempo ho notizia che alle ore 10,45 Postojalyi, dove vi erano elementi del comando, è stato attaccato ed occupato da carri armati e fanteria russa autocarrata proveniente da Sud. Più tardi ad Opit sono segnalati numerosi sbandati ungheresi e si parla di puntata russa su Karpenkowo. Questa nuova situazione blocca definitivamente tutti gli automezzi ed i magazzini concentrati a Podgornoje dopo l'interruzione della strada di Rossosch - Oljchowatka fatta dal nemico sin dal 15. Alle ore 16 assicuro il Comando d'Armata che il movimento sarà iniziato la sera stessa:
DA GIOVE A CUORE
IN RELAZIONE NUMERO 02/302 PRESI ACCORDI CON COMANDO UNGHERESE INIZIEREMO QUESTA SERA MOVIMENTO NONOSTANTE DIFFICOLTA' VIVERI, CLIMA, CARBURANTI ET VIE DI COMUNICAZIONI ALT
CARRIMARMATIRUSSI BLOCCAVANO GIA' TRIVIO POSTOJALY ORE 11
17/11 ORE 16
GIOVE
Durante la notte i movimenti si effettuano in perfetto ordine e senza pressione avversaria ad eccezione del fronte della Cuneense che viene attaccato da regolari ed anche da partigiani, nella zona di Annowka, senza che le truppe germaniche del Gruppo Eibl siano in grado di assicurare la protezione del fianco sinistro. Prevedendo attacchi aerei nemici sulle grosse colonne ripieganti chiedo all'Armata la protezione della nostra aviazione, che lascia buon gioco a quella avversaria tanto che in una sola giornata si hanno sulla sola colonna di destra ben 4 attacchi. Segnalati sin dal 18 mattina per tempo carri armati e truppe russe, circa un battaglione, nella zona di Opit, faccio precedere per detta località il primo Btg. della Tridentina giunto a Podgornoje. Non mi è possibile trovare il collegamento con gli Ungheresi. Il loro ripiegamento è stato prematuro. Ho la possibilità di dare personalmente al Comandante della Julia ed al suo Comandante dell'Artiglieria, portatisi a Podgornoje, le direttive per il ripiegamento ed a conferma degli ordini già dati per telefono e fonogramma compilo l'ordine n.2 nel quale illustro la situazione, raccomando a tutti di sfruttare i nostri requisiti alpini: unico modo per sfuggire all'accerchiamento ormai in atto e per sopperire alla grave deficienza nei nostri reparti di armi anticarro:
COMANDO CORPO ARMATA ALPINO - Uff. operazioni
ore 10,30 - Ten. Cancarini, XXIX CORPO ARMATA, JULIA, CUNEENSE.
Ordine di operazioni n. 2.
n.501/Op di prot.
Riferimento carte 1:300.000 f.
P.M. 108 - 18 gennaio 1943
Ore 10,00
A TUTTI I COMANDI DIPENDENTI
AL NUCLEO COLLEGAMEWO GERMANICO PRESSO IL C.A.A.
A conferma delle disposizioni verbali impartite in riunione odierna, dispongo:
1°) tempo giorno 19/1:
a) XXXI C.A. corazzato sbarri all'altezza di Natschalo K.Lenina le provenienze da Rossosch verso Podgornoje et Saaprina.
b) Divisione Julia 1a schiera delle attuali posizioni si spinga sullo sperone a N.E. di Rossosch in modo da sbarrare la rotabile Rossosch Karpenkovo fronte Ovest e Sud.
c) La Divisione Cuneense serra dietro la Julia in seconda schiera.
d) La Divisione Vicenza punti su Ssamoilenkow.
e) Divisione Tridentina punti su Postojaly.
2° tempo giorno 20:
a) Divisione Julia riprenda movimento per occupare sperone a N. E. di Olichowatka in modo da sbarrare la provenienza da Sud e le rotabili di Oljchowatka — Postojaly e quelle di valle Olichowatka.
b) Divisione Cuneense sfili sulla destra con obbiettivo Kilschekow (Kuleskowka) valle Oljchowatka.
c) Tridentina punti Karaitschnik et Charkowskaia (N. Kharkowka).
d) Vicenza segua il movimento della Tridentina di cui costituisce retroguardia.
e) XXIC Corpo Armata Corazzato segua il movimento della Julia di cui costituisce retroguardia.
3° tempo giorno 21:
Prevedere di raggiungere la linea Luzenkowo - Scheljiakino. Da oggi il Corpo d'Armata Alpino dovrà considerarsi di operare come in zona di alta montagna. Sia abbandonato tutto l'autocarreggio e si faccia affidamento solo su slitte e salmerie caricare su di esse caricando su di esse il massimo possibile di viveri e munizioni.
Siano fatti tutti gli sforzi per portare al seguito pezzi contro carro da 75/97/38 et munizioni usufruendo dei trattori del 11 Raggruppamento di C.A.
IL GENERALE DI CORPO ARMATA
COMANDANTE G. NASCI
In serata col Comando e col Comando del XXIV° Corpo Germanico mi trasferisco ad Opit. Per mancanza di carburante sono rimasti ad Opit quasi tutti gli automezzi ed i pezzi dell'XI Raggruppamento.
Il 17 mattina la manovra russa diretta ad accerchiare il C.A. Alpino, sempre fermo sulla linea del Don, con lo sfondamento del 70° Corpo d'Armata Ungherese a Nord e lo sfondamento dei resti del XXIV° C.A. germanico a Sud, non lascia dubbi. Verso le 9 ricevo dal Comando 8a Armata il radiogramma 02/300 in data 16 in cui è detto che lasciare la linea del Don senza preciso ordine dell'Armata è assolutamente proibito:
DAL COMANDO 8A ARMATA AL CORPO ARMATA ALPINO
16/1 ORE 17,30
TRADUZIONE COMANDO ARMATA N. 02/300 DEL 16/1/1943
LASCIARE LA LINEA DEL DON SENZA PRECISO ORDINE DELL'ARMATA E' ASSOLUTAMENTE PROIBITO PUNTO
VI FACCIO RESPONSABILE PERSONALMENTE DELL'ESECUZIONE
F/to GAR180LDI
Nota: Fra le ore 7 e 7,45 del 17 comunicato telefonicamente questo ordine ai tre Comandi di Divisione punto
Ciò contrasta con quanto viene comunicata dalla Divisione Tridentina e cioè, (secondo l'ufficiale di collegamento tedesco presso di essa), che il Corpo d'Armata Ungherese avrebbe già ricevuto ordine di staccarsi dal nemico e di marciare con l'ala sinistra su Karpenkowo - Dmitrijewka in stretto accordo con il gruppo Kramer. Più tardi alle ore 11 giunge dall'Armata la comunicazione che il gruppo Eibl è alle mie dipendenze:
DA COMANDO 8A ARMATA AT COMANDO C.A.A.
17/1 ORE 11
GRUPPO EIBL VIENE POSTO ALLE DIPENDENZE DEL C.A.A. PER LE ULTERIORI DIPENDENZE
F/to Gen. Tedesco capo Ufficio oper.
Poco dopo ricevo il radiogramma 02/302 che mi ordina il ripiegamento in stretto accordo col Corpo d'Armata Ungherese:
02/302 17/1 ORE 6,30
DAL COMANDO 8A ARMATA AL C.A. ALPINO
SI ASPETTA IL RIPIEGAMENTO ALA SUD UNGHERESE DAL DON PUNTO IL C.A.A. RIPIEGHI LE PROPRIE TRUPPE AD OVEST IN STRETTO ACCORDO CON GLI UNGHERESI PUNTO COME LINEE DI RESISTENZA POSSONO ESSERE PREVISTE:
1°) FERROVIA NORD DI ROSSOCH
2°) VALLE Dl OLCHOWATKA
3°) VALLE DELL'AIDAR - NIKOLAJEWKA
COMUNICARE CONTINUAMENTE INTENZIONI ET ESECUZIONI
F/to GARIBOLDI
ln relazione emano subito telefonicamente l'ordine di ripiegamento a cui faccio seguire l'accluso fonogramma:
17/1 ORE 12,30
DA GIOVE AT GALLO SASSO E VINO E PER CONOSCENZA A CHARLOTTE (per telefono)
365 SEGUITO COMUNICAZIONE TELEFONICA FATTA OGGI FRA ORE 11 E 11,30 CONFERMO:
1°) IN CONSEGUENZA A PIEGAMENTO G.U.UNGHERESI ANCHE GIOVE DEVE INIZIARE STASERA ALL'IMBRUNIRE: NOTO MOVIMENTO
2°) LINEE SUCCESSIVE Dl RESISTENZA:
a) FERROVIA ROSSOCH - OSTROGOSHK
b) VALLE OUKOWATKA
c) ALTA VALLE AIDAR - VALLE IWJANY - ALESXEJEWKA
3°) SETTORI MOVIMENTO LIMITATI:
PER GALLO: A NORD: DEI LIMITI CON G.U.UNGHERESI:
A SUD: BASSOWKA - SSEYEJEWKA - FABBRICA CEMENTO - PODGORNOJE - POSTOJALYI - CHARKOWKA - KAWALEN
PER SASSO: A SUD: DUKOWOJE - ARKANGELSKOJE - POPOWKA - SABOLOTOWKA - KRASNOJE
PER VINO: A SUD: LATSCHINA - PUTLENINA - OLIKOWATKA - CHARKOWSKOJA - NIKOLAJEWKA
4°) OGGI G.U. MANTENGA STRETTO COLLEGAMENTO CON G.U. CONTINUE;
5°) MOVIMENTO DEVE ESSERE PROTETTO DA RETROGUARDIE;
6°) PORTARE AL SEGUITO QUANTO PIU' POSSIBILE Dl VIVERI E MUNIZIONI;
7°) CIO' CHE NON PUOI SEGUIRE SIA DISTRUTTO;
8°) APPUNTAMENTO RADIO OGNI TRE ORE A PARTIRE DALLE 18 DI OGGI. ASCOLTO OBBLIGATORIO NELLE SOSTE
F/to GIOVE
Nota: Trasmette Gen. Martinat
Ricevono Comandante Gallo - Capo S.M. Sasso - Com/te Vino
Nel frattempo ho notizia che alle ore 10,45 Postojalyi, dove vi erano elementi del comando, è stato attaccato ed occupato da carri armati e fanteria russa autocarrata proveniente da Sud. Più tardi ad Opit sono segnalati numerosi sbandati ungheresi e si parla di puntata russa su Karpenkowo. Questa nuova situazione blocca definitivamente tutti gli automezzi ed i magazzini concentrati a Podgornoje dopo l'interruzione della strada di Rossosch - Oljchowatka fatta dal nemico sin dal 15. Alle ore 16 assicuro il Comando d'Armata che il movimento sarà iniziato la sera stessa:
DA GIOVE A CUORE
IN RELAZIONE NUMERO 02/302 PRESI ACCORDI CON COMANDO UNGHERESE INIZIEREMO QUESTA SERA MOVIMENTO NONOSTANTE DIFFICOLTA' VIVERI, CLIMA, CARBURANTI ET VIE DI COMUNICAZIONI ALT
CARRIMARMATIRUSSI BLOCCAVANO GIA' TRIVIO POSTOJALY ORE 11
17/11 ORE 16
GIOVE
Durante la notte i movimenti si effettuano in perfetto ordine e senza pressione avversaria ad eccezione del fronte della Cuneense che viene attaccato da regolari ed anche da partigiani, nella zona di Annowka, senza che le truppe germaniche del Gruppo Eibl siano in grado di assicurare la protezione del fianco sinistro. Prevedendo attacchi aerei nemici sulle grosse colonne ripieganti chiedo all'Armata la protezione della nostra aviazione, che lascia buon gioco a quella avversaria tanto che in una sola giornata si hanno sulla sola colonna di destra ben 4 attacchi. Segnalati sin dal 18 mattina per tempo carri armati e truppe russe, circa un battaglione, nella zona di Opit, faccio precedere per detta località il primo Btg. della Tridentina giunto a Podgornoje. Non mi è possibile trovare il collegamento con gli Ungheresi. Il loro ripiegamento è stato prematuro. Ho la possibilità di dare personalmente al Comandante della Julia ed al suo Comandante dell'Artiglieria, portatisi a Podgornoje, le direttive per il ripiegamento ed a conferma degli ordini già dati per telefono e fonogramma compilo l'ordine n.2 nel quale illustro la situazione, raccomando a tutti di sfruttare i nostri requisiti alpini: unico modo per sfuggire all'accerchiamento ormai in atto e per sopperire alla grave deficienza nei nostri reparti di armi anticarro:
COMANDO CORPO ARMATA ALPINO - Uff. operazioni
ore 10,30 - Ten. Cancarini, XXIX CORPO ARMATA, JULIA, CUNEENSE.
Ordine di operazioni n. 2.
n.501/Op di prot.
Riferimento carte 1:300.000 f.
P.M. 108 - 18 gennaio 1943
Ore 10,00
A TUTTI I COMANDI DIPENDENTI
AL NUCLEO COLLEGAMEWO GERMANICO PRESSO IL C.A.A.
A conferma delle disposizioni verbali impartite in riunione odierna, dispongo:
1°) tempo giorno 19/1:
a) XXXI C.A. corazzato sbarri all'altezza di Natschalo K.Lenina le provenienze da Rossosch verso Podgornoje et Saaprina.
b) Divisione Julia 1a schiera delle attuali posizioni si spinga sullo sperone a N.E. di Rossosch in modo da sbarrare la rotabile Rossosch Karpenkovo fronte Ovest e Sud.
c) La Divisione Cuneense serra dietro la Julia in seconda schiera.
d) La Divisione Vicenza punti su Ssamoilenkow.
e) Divisione Tridentina punti su Postojaly.
2° tempo giorno 20:
a) Divisione Julia riprenda movimento per occupare sperone a N. E. di Olichowatka in modo da sbarrare la provenienza da Sud e le rotabili di Oljchowatka — Postojaly e quelle di valle Olichowatka.
b) Divisione Cuneense sfili sulla destra con obbiettivo Kilschekow (Kuleskowka) valle Oljchowatka.
c) Tridentina punti Karaitschnik et Charkowskaia (N. Kharkowka).
d) Vicenza segua il movimento della Tridentina di cui costituisce retroguardia.
e) XXIC Corpo Armata Corazzato segua il movimento della Julia di cui costituisce retroguardia.
3° tempo giorno 21:
Prevedere di raggiungere la linea Luzenkowo - Scheljiakino. Da oggi il Corpo d'Armata Alpino dovrà considerarsi di operare come in zona di alta montagna. Sia abbandonato tutto l'autocarreggio e si faccia affidamento solo su slitte e salmerie caricare su di esse caricando su di esse il massimo possibile di viveri e munizioni.
Siano fatti tutti gli sforzi per portare al seguito pezzi contro carro da 75/97/38 et munizioni usufruendo dei trattori del 11 Raggruppamento di C.A.
IL GENERALE DI CORPO ARMATA
COMANDANTE G. NASCI
In serata col Comando e col Comando del XXIV° Corpo Germanico mi trasferisco ad Opit. Per mancanza di carburante sono rimasti ad Opit quasi tutti gli automezzi ed i pezzi dell'XI Raggruppamento.
sabato 28 novembre 2020
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Anche in Gran Bretagna rendono omaggio ai caduti con un video dal profondo significato...
giovedì 26 novembre 2020
Relazione del Generale Nasci, parte 1
Relazione del Generale Nasci sui fatti d'arme del Corpo Armata Alpino dal 14 al 21 Gennaio 1943 (Russia), prima parte.
Il 14 gennaio il C.A. Alpino occupa la linea del Don da Bawka a Kalitwka avendo in linea da Nord: la Divisione Tridentina, la Divisione Vicenza (con i Btg. Morbegno - Vestone - Pieve di Teco), la Divisione Cuneense. A Nord di Babka il C.A. Alpino si collega colla XXIII Divisione Ungherese del VII Corpo Armata. A sud di Kalitwa si ricollega colla Divisione Alpina Julia passata a far parte del XXIV Corpo Armata Corazzato Germanico da un mese circa, divisione già duramente provata nei combattimenti svoltosi in zona, nella seconda metà di dicembre e prima metà di gennaio.
Il 14 sera, alle ore 20 circa, il nucleo di collegamento germanico informa che sulla destra del XXIV C.A. e precisamente in zona Michailowka si erano verificate nel pomeriggio delle infiltrazioni russe e che la situazione non era ben chiara. Nessun ulteriore particolare è possibile avere sulla entità delle forze attaccanti, sulla direzione dell'attacco e sulla profondità delle infiltrazioni. Il 15 mattina, alle ore 5;30 sempre senza alcuna altra notizia mi sia data sul XXIV Corpo Germanico, Rossosch viene invasa da una ventina di carri russi trasportanti fanteria. Per mancanza di mezzi anticarro alla periferia, la lotta si porta nelle vie della città, per tutta la giornata, dando luogo ad episodi di ardimento da parte di ufficiali ed alpini, veramente eccezionali.
Con il successivo intervento degli Stukas e verso sera, di due semoventi germanici, furono immobilizzati 12 carri, fatti 40 prigionieri ed uccisi molti della fanteria trasportata. I superstiti carri nella notte ripiegano da Rossosch. Dai prigionieri e dai documenti rinvenuti, si sa che l'attacco è stato compiuto da una Brigata corazzata della III Armata e che l'altra deve agire su Oljchowatka. Alle ore 17.15 mi perviene un fonogramma a mano dal Comando della Julia che mi comunica, per incarico del XXIV Corpo, che le riserve di detto Corpo, vengono concentrate su Morosowka - Kolbinek - Komarov - Krasnjpachar. Mi si prega di organizzare una difesa contro carro per guardare le provenienze da Rossosch a protezione della destra e del tergo del suo Corpo d'Armata.
Nella notte per ordine del XXIV C.A. la destra della Divisione Julia arretra sulla linea: quota 205 - margine sud Krinitskaja - quota 160 - saldandosi con la 360a Divisione germanica. Più tardi ricevo dal Comando d'Armata il radiogramma n. 02/272:
RADIOGRAMMA
N. 02/72 ALT DATA 15 GENNAIO ALT ORE 16.30 DA COMANDO 8A ARMATA AT COMANDO C.A. ALPINO ET PER CONOSCENZA AL XXIV CORPO A. ALT
ALA SINISTRA XXIV° C.A. RIPIEGHERA' STANOTTE SU LINEA TERNOWKA GRAKOFF, ECC. PRENDENDO CONTATTO CON UNITA' DI CODESTO C.A. IN ZONA TERNOWKA. ALT CODESTO COMANDO ASSICURI SALDATURA RIPIEGANDO SE NECESSARIO ALA DESTRA DIVISIONE CUNEENSE ALT COMUNICARE QUANTO AVRA' DECISO ALT
GARIBOLDI
Nota: Ricevuto da Maggiore Tessitore a Rossoch nella notte sul 16 ed inviato per porta ordine a Podgornoje
Di fronte a questa nuova grave situazione che non comprende più, nella difesa del XXIV Corpo d'Armata Germanico, Rossosch ed il suo prolungamento verso Oljchowatka esponendo così non solo il fianco destro del mio Corpo d'Armata, ma anche le sue retrovie preoccupato inoltre di quanto sta avvenendo sul mio fianco sinistro, (7° Corpo Armata Ungherese) decido di portarmi immediatamente col comando a Podgornoje, centro di schieramento del C.A. Alpino, lasciando il comando della difesa di Rossosch al Colonnello Comandante della zona (alleato Ilie) rafforzandone le truppe con un battaglione del 277° Fanteria ed un btg. Guastatori del Genio - un Btg. Complementi alpini della Div. Cuneense ed un btr. controcarro da 75.
Per avere poi notizie esatte su quanto avviene alla mia sinistra il 16 mattina invio al 7° C.A. Ungherese il Capo Ufficio Informazioni. Questi ha personalmente dal Comandante il 7° C.A. assicurazione che è in atto una controffensiva da parte del Gruppo corazzato Kramer e che mai è da pensare ad un abbandono della linea del Don. Questa assicurazione mi assicura per il momento sul mio fianco sinistro tanto che ritengo opportuno continuare a concentrare a Podgornoje quanto è possibile di automezzi e magazzini nella speranza di sgomberarli per Karpenkowo o Nikolajewka. Nella giornata la situazione di Rossosch si aggrava e la città, nuovamente attaccata nelle prime luci da carri armati e da fanteria autotrasportata, è in gran parte in mano ai russi. Alla sera resistono ancora alcuni capisaldi della periferia. Questo alla destra del mio corpo d'armata.
Alla sinistra mi risulta che scarsi risultati hanno ottenuto la controffensiva Kramera mentre sempre più forte e penetrante si fa la pressione russa lungo la strada Ostrogolshk - Nikolajewka. Alle ore 20 ho a Podgornoje un colloquio col generale Eibl comandante il 24° C.A. che mi confessa la gravità della situazione anche perché le sue truppe, ridottissime di numero e prive di munizioni, sono esaurite fisicamente e danno di conseguenza scarso rendimento. Di qui l'impossibilità dell'ordine ricevuto da parte del generale tedesco presso l'8a Armata così concepito "Gruppo Eibl si sganci dal nemico in stretto accordo col C.A.A. e sfondi in zona Rossosch verso W oppure SW. Prossima linea resistenza a cavallo Oljchowtka":
DA COMANDO 8A ARMATA AT CORPO ARMATA ALPINO
17/1 ORE 9,30
GRUPPO EIBL SI SGANCI DAL NEMICO IN STRETTO ACCORDO CON C.A.A. E SFONDI IN ZONA ROSSOCH VERSO OVEST OPPURE SUD-OVEST PUNTO PROSSIMA LINEA DI RESISTENZA A CAVALLO OLICHOWATKA PUNTO
COMUNICARE TEMPO E INTENZIONI
F/to Gen. TEDESCO presso Armata Italiana
Come pure, lo dico subito, non si può ottemperare agli altri ordini ricevuti il giorno successivo ed il Giorno 19 nei quali il Gruppo Eserciti ordina che il XXIV° Corpo attacchi Rowenki.
18/1
DA COMANDO 8A ARMATA AT C.A.A.
GRUPPO ESERCITI ORDINA FORMAZIONE Dl UN GRUPPO Dl FORZE XXIV C.A. A EST E NORD EST DI ROSSOCH PER ATTACCO ROWENKI PUNTO IL GRUPPO E' DA RINFORZARE CON REPARTI ALPINI SENZA CHE IL FRONTE DEL C.A. ALPINO DEBBA ESSERE MUTATO PUNTO PRENDERE IMMEDIATO COLLEGAMENTO COMUNICANDO TEMPO OCCORRENTE ET COMPOSIZIONE PUNTO ACCUSARE RICEVUTA
F/to GARIBOLDI
Nota: Tramite nucleo collegamento germanico: finito di tradurre at ore 5 del 18/1
DA COMANDO 8A ARMATA 18/1 ORE 15: Giunto 19/1 ore 6,45
GRUPPO COMBATTIMENTO EIBL DEVE PUNTARE VERSO ROWENKI PER PRENDERE COLLEGAMENTO COLLA 320A DIVISIONE FANTERIA PUNTO CORPO ARMATA ALPINO PROSEGUA CON LE CAUTELE NECESSARIE IL RIPIEGAMENTO PREVISTO PUNTO COMUNICARE INTENZIONI PUNTO DEVE ESSERE TENUTA LA LINEA ROWENKI ALDAR: NIKJTOWKA WALIN (6 Km a Nord di Nikjtowka) TENERMI AL CORRENTE DELLA SITUAZIONE
F/to GARIBOLDI
Per evitare nuove richieste del genere, in una riunione tenuta il giorno 19 con il generale Eibl ed il Generale Schlemmer viene compilato il testo di risposta all'Armata nel quale si dichiara che il gruppo Eibl non può costituire che un rinforzo del C.A.A. Nella notte i btg. Vestone - Morbegno ed Edolo sono attaccati violentemente e ripetutamente da forze valutate a due reggimenti, sulla linea del Don. Ribattuti, i rossi lasciano sul terreno 700 morti e numerosi armi. La Julia ripiegando sul Kalitwa è attaccata e subisce perdite gravi specie nei Btg. Tolmezzo e Val Cismon.
Il 14 gennaio il C.A. Alpino occupa la linea del Don da Bawka a Kalitwka avendo in linea da Nord: la Divisione Tridentina, la Divisione Vicenza (con i Btg. Morbegno - Vestone - Pieve di Teco), la Divisione Cuneense. A Nord di Babka il C.A. Alpino si collega colla XXIII Divisione Ungherese del VII Corpo Armata. A sud di Kalitwa si ricollega colla Divisione Alpina Julia passata a far parte del XXIV Corpo Armata Corazzato Germanico da un mese circa, divisione già duramente provata nei combattimenti svoltosi in zona, nella seconda metà di dicembre e prima metà di gennaio.
Il 14 sera, alle ore 20 circa, il nucleo di collegamento germanico informa che sulla destra del XXIV C.A. e precisamente in zona Michailowka si erano verificate nel pomeriggio delle infiltrazioni russe e che la situazione non era ben chiara. Nessun ulteriore particolare è possibile avere sulla entità delle forze attaccanti, sulla direzione dell'attacco e sulla profondità delle infiltrazioni. Il 15 mattina, alle ore 5;30 sempre senza alcuna altra notizia mi sia data sul XXIV Corpo Germanico, Rossosch viene invasa da una ventina di carri russi trasportanti fanteria. Per mancanza di mezzi anticarro alla periferia, la lotta si porta nelle vie della città, per tutta la giornata, dando luogo ad episodi di ardimento da parte di ufficiali ed alpini, veramente eccezionali.
Con il successivo intervento degli Stukas e verso sera, di due semoventi germanici, furono immobilizzati 12 carri, fatti 40 prigionieri ed uccisi molti della fanteria trasportata. I superstiti carri nella notte ripiegano da Rossosch. Dai prigionieri e dai documenti rinvenuti, si sa che l'attacco è stato compiuto da una Brigata corazzata della III Armata e che l'altra deve agire su Oljchowatka. Alle ore 17.15 mi perviene un fonogramma a mano dal Comando della Julia che mi comunica, per incarico del XXIV Corpo, che le riserve di detto Corpo, vengono concentrate su Morosowka - Kolbinek - Komarov - Krasnjpachar. Mi si prega di organizzare una difesa contro carro per guardare le provenienze da Rossosch a protezione della destra e del tergo del suo Corpo d'Armata.
Nella notte per ordine del XXIV C.A. la destra della Divisione Julia arretra sulla linea: quota 205 - margine sud Krinitskaja - quota 160 - saldandosi con la 360a Divisione germanica. Più tardi ricevo dal Comando d'Armata il radiogramma n. 02/272:
RADIOGRAMMA
N. 02/72 ALT DATA 15 GENNAIO ALT ORE 16.30 DA COMANDO 8A ARMATA AT COMANDO C.A. ALPINO ET PER CONOSCENZA AL XXIV CORPO A. ALT
ALA SINISTRA XXIV° C.A. RIPIEGHERA' STANOTTE SU LINEA TERNOWKA GRAKOFF, ECC. PRENDENDO CONTATTO CON UNITA' DI CODESTO C.A. IN ZONA TERNOWKA. ALT CODESTO COMANDO ASSICURI SALDATURA RIPIEGANDO SE NECESSARIO ALA DESTRA DIVISIONE CUNEENSE ALT COMUNICARE QUANTO AVRA' DECISO ALT
GARIBOLDI
Nota: Ricevuto da Maggiore Tessitore a Rossoch nella notte sul 16 ed inviato per porta ordine a Podgornoje
Di fronte a questa nuova grave situazione che non comprende più, nella difesa del XXIV Corpo d'Armata Germanico, Rossosch ed il suo prolungamento verso Oljchowatka esponendo così non solo il fianco destro del mio Corpo d'Armata, ma anche le sue retrovie preoccupato inoltre di quanto sta avvenendo sul mio fianco sinistro, (7° Corpo Armata Ungherese) decido di portarmi immediatamente col comando a Podgornoje, centro di schieramento del C.A. Alpino, lasciando il comando della difesa di Rossosch al Colonnello Comandante della zona (alleato Ilie) rafforzandone le truppe con un battaglione del 277° Fanteria ed un btg. Guastatori del Genio - un Btg. Complementi alpini della Div. Cuneense ed un btr. controcarro da 75.
Per avere poi notizie esatte su quanto avviene alla mia sinistra il 16 mattina invio al 7° C.A. Ungherese il Capo Ufficio Informazioni. Questi ha personalmente dal Comandante il 7° C.A. assicurazione che è in atto una controffensiva da parte del Gruppo corazzato Kramer e che mai è da pensare ad un abbandono della linea del Don. Questa assicurazione mi assicura per il momento sul mio fianco sinistro tanto che ritengo opportuno continuare a concentrare a Podgornoje quanto è possibile di automezzi e magazzini nella speranza di sgomberarli per Karpenkowo o Nikolajewka. Nella giornata la situazione di Rossosch si aggrava e la città, nuovamente attaccata nelle prime luci da carri armati e da fanteria autotrasportata, è in gran parte in mano ai russi. Alla sera resistono ancora alcuni capisaldi della periferia. Questo alla destra del mio corpo d'armata.
Alla sinistra mi risulta che scarsi risultati hanno ottenuto la controffensiva Kramera mentre sempre più forte e penetrante si fa la pressione russa lungo la strada Ostrogolshk - Nikolajewka. Alle ore 20 ho a Podgornoje un colloquio col generale Eibl comandante il 24° C.A. che mi confessa la gravità della situazione anche perché le sue truppe, ridottissime di numero e prive di munizioni, sono esaurite fisicamente e danno di conseguenza scarso rendimento. Di qui l'impossibilità dell'ordine ricevuto da parte del generale tedesco presso l'8a Armata così concepito "Gruppo Eibl si sganci dal nemico in stretto accordo col C.A.A. e sfondi in zona Rossosch verso W oppure SW. Prossima linea resistenza a cavallo Oljchowtka":
DA COMANDO 8A ARMATA AT CORPO ARMATA ALPINO
17/1 ORE 9,30
GRUPPO EIBL SI SGANCI DAL NEMICO IN STRETTO ACCORDO CON C.A.A. E SFONDI IN ZONA ROSSOCH VERSO OVEST OPPURE SUD-OVEST PUNTO PROSSIMA LINEA DI RESISTENZA A CAVALLO OLICHOWATKA PUNTO
COMUNICARE TEMPO E INTENZIONI
F/to Gen. TEDESCO presso Armata Italiana
Come pure, lo dico subito, non si può ottemperare agli altri ordini ricevuti il giorno successivo ed il Giorno 19 nei quali il Gruppo Eserciti ordina che il XXIV° Corpo attacchi Rowenki.
18/1
DA COMANDO 8A ARMATA AT C.A.A.
GRUPPO ESERCITI ORDINA FORMAZIONE Dl UN GRUPPO Dl FORZE XXIV C.A. A EST E NORD EST DI ROSSOCH PER ATTACCO ROWENKI PUNTO IL GRUPPO E' DA RINFORZARE CON REPARTI ALPINI SENZA CHE IL FRONTE DEL C.A. ALPINO DEBBA ESSERE MUTATO PUNTO PRENDERE IMMEDIATO COLLEGAMENTO COMUNICANDO TEMPO OCCORRENTE ET COMPOSIZIONE PUNTO ACCUSARE RICEVUTA
F/to GARIBOLDI
Nota: Tramite nucleo collegamento germanico: finito di tradurre at ore 5 del 18/1
DA COMANDO 8A ARMATA 18/1 ORE 15: Giunto 19/1 ore 6,45
GRUPPO COMBATTIMENTO EIBL DEVE PUNTARE VERSO ROWENKI PER PRENDERE COLLEGAMENTO COLLA 320A DIVISIONE FANTERIA PUNTO CORPO ARMATA ALPINO PROSEGUA CON LE CAUTELE NECESSARIE IL RIPIEGAMENTO PREVISTO PUNTO COMUNICARE INTENZIONI PUNTO DEVE ESSERE TENUTA LA LINEA ROWENKI ALDAR: NIKJTOWKA WALIN (6 Km a Nord di Nikjtowka) TENERMI AL CORRENTE DELLA SITUAZIONE
F/to GARIBOLDI
Per evitare nuove richieste del genere, in una riunione tenuta il giorno 19 con il generale Eibl ed il Generale Schlemmer viene compilato il testo di risposta all'Armata nel quale si dichiara che il gruppo Eibl non può costituire che un rinforzo del C.A.A. Nella notte i btg. Vestone - Morbegno ed Edolo sono attaccati violentemente e ripetutamente da forze valutate a due reggimenti, sulla linea del Don. Ribattuti, i rossi lasciano sul terreno 700 morti e numerosi armi. La Julia ripiegando sul Kalitwa è attaccata e subisce perdite gravi specie nei Btg. Tolmezzo e Val Cismon.
mercoledì 25 novembre 2020
Ricordi, parte 6
Quota Pisello... il primo anno che sono arrivato in Russia nel 2011 è stata la prima località che mi hanno fatto vedere. Quota Pisello è solo una piccola collina che si affaccia nel punto esatto in cui la Kalitwa confluisce nel Don. La fotografia è stata scatta dalla sommità della quota verso Ovest e a destra si vede chiaramente il corso del piccolo fiume. D'inverno tira sempre un vento freddo che taglia la pelle. Qui ho iniziato a comprendere davvero la Russia; tutto mette tristezza, ma questo punto a me più di altri. A parte l'abitato di Nowa Kalitwa nella direzione opposta della fotografia, non c'è altro che steppa e neve, steppa e freddo, steppa e ghiaccio per chilometri. Mette tristezza perché il pensiero corre a loro, buttati qui, lontani da casa, lontani da tutto. Nulla non c'è nulla per chilometri; piantati qui nel nulla a difendere una posizione qualsiasi che spariti loro, sarebbe comunque tornata ad essere una qualunque collinetta in mezzo alla steppa, in mezzo al nulla.
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