19 GENNAIO - Rossosch ricorda così i soldati dell'Armata Rossa e la sua liberazione dalle nostre truppe.
Dal 2011 camminiamo in Russia e ci regaliamo emozioni
Trekking ed escursioni in Russia sui campi di battaglia della Seconda Guerra Mondiale
Danilo Dolcini - Phone 349.6472823 - Email danilo.dolcini@gmail.com - FB Un italiano in Russia
domenica 19 gennaio 2020
Diario di viaggio, giorno 2
19 GENNAIO - Siamo nella stanza dell'hotel di Rossosch... non poteva mancare la bandiera sotto la quale sono caduti tutti i nostri ragazzi. Ci sono e ci saranno sempre italiani che daranno la giusta importanza al nostro tricolore, sempre e comunque!
Diario di viaggio, giorno 2, in treno
19 GENNAIO - Ultima tratta di ferrovia da Podgornoje a Rossosch... e niente neve. Mai vista una situazione così in questo periodo dell'anno.
sabato 18 gennaio 2020
domenica 12 gennaio 2020
Parlano di noi
Ringrazio La Prealpina ed in particolare il Signor Luca Nazari per aver voluto dare spazio all'iniziativa ma soprattutto per aver voluto così ricordare i nostri reduci, i caduti ed i dispersi.
sabato 11 gennaio 2020
Le fotografie del reduce
Ricevo e pubblico con piacere le fotografie del nonno, reduce della campagna di Russia, di un lettore.
giovedì 9 gennaio 2020
La lunga strada del davai
Ogni volta cerco di immaginare cosa significò fare questa ritirata di Russia, senza mai dimenticare quelle che avvennero un mese prima per le fanterie: quali sofferenze, quanta strada, quanti morti... tutto così raccontato e documentato nei libri che tanto conosciamo. 160 e passa km nel freddo e nella fame... per poi magari arrivare a Valujki ed essere catturato dai russi!
E allora dovere rifare la strada a ritroso, una strada a volte anche lunga il doppio di quella già fatta per cercare di tornare a casa, con la costante presenza di un uomo pronto a spararti in testa se non reggevi il ritmo o ti accasciavi anche un solo attimo per terra.
Io ogni volta mi chiedo come hanno fatto a fare tutto ciò, quali forze un uomo per trovare dentro di sé per voler vivere a tutti i costi.
E allora dovere rifare la strada a ritroso, una strada a volte anche lunga il doppio di quella già fatta per cercare di tornare a casa, con la costante presenza di un uomo pronto a spararti in testa se non reggevi il ritmo o ti accasciavi anche un solo attimo per terra.
Io ogni volta mi chiedo come hanno fatto a fare tutto ciò, quali forze un uomo per trovare dentro di sé per voler vivere a tutti i costi.
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