Le fotografie di Mario Bagnasco, Primo Capo Squadra o Capo Squadra della Legione CC.NN. "Valle Scrivia".
"18.07.42 con automezzi verso Pawlograd".
Dal 2011 camminiamo in Russia e ci regaliamo emozioni
Trekking ed escursioni in Russia sui campi di battaglia della Seconda Guerra Mondiale
Danilo Dolcini - Phone 349.6472823 - Email danilo.dolcini@gmail.com - FB Un italiano in Russia
lunedì 30 giugno 2025
Le fotografie di Mario Bagnasco, 60
Le fotografie di Mario Bagnasco, Primo Capo Squadra o Capo Squadra della Legione CC.NN. "Valle Scrivia".
"Carro armato russo immobilizzato da un nostro anticarro".
"Carro armato russo immobilizzato da un nostro anticarro".
lunedì 23 giugno 2025
Premio IFMS 2025
Dal minuto 6.14 della puntata 385 del settimanale televisivo "L'ALPINO" si parla della premiazione I.F.M.S. avvenuta il 7 giugno presso il Gruppo Alpini Azzano San Paolo (BG).
domenica 15 giugno 2025
In ricordo di Alessandro Ferraris
Alessandro è stato in Russia con me e gli altri Alpini nel 2020, siamo stati gli ultimi ad andare prima del covid e della guerra. Ci siamo rivisti più volte, l'ultima sabato ad Azzano San Paolo. Ci siamo salutati come sempre con un abbraccio, perché abbiamo vissuto qualche cosa di particolarmente intenso, tutti insieme. Oggi la notizia che Alessandro non c'è più...
domenica 8 giugno 2025
Premio IFMS 2025
Ieri ad Azzano San Paolo (BG) ho ricevuto il Premio I.F.M.S. dalle mani del Professor Marco Cimmino e del Gruppo Alpini. Un riconoscimento davvero inaspettato, ma che mi fa immensamente piacere; uno stimolo ulteriore a proseguire nel mio lavoro di divulgazione, per mantenere sempre viva la memoria dei nostri caduti, dispersi e reduci della Campagna di Russia. Un sentito ringraziamento al Gruppo Alpini di Azzano San Paolo e a tutti gli amici che ho ancora una volta ritrovato.
giovedì 5 giugno 2025
Il viaggio del 2013, da Romachowa a Nikitowka
Trekking 2013 lungo il percorso della ritirata del Corpo d'Armata Alpino in Russia nel gennaio 1943, dal Don a Nikolajewka; nella steppa fra Romachowa e Nikitowka.
Il viaggio del 2013, da Romachowa a Nikitowka
Trekking 2013 lungo il percorso della ritirata del Corpo d'Armata Alpino in Russia nel gennaio 1943, dal Don a Nikolajewka; il giorno più bello ed intenso... 15 km nella steppa, sempre e solo nella steppa senza incontrare nessuno, immersi in un mare di neve.
Il viaggio del 2013, da Romachowa a Nikitowka
Trekking 2013 lungo il percorso della ritirata del Corpo d'Armata Alpino in Russia nel gennaio 1943, dal Don a Nikolajewka; partenza da Romachowa.
mercoledì 4 giugno 2025
MOVM - Cencetti Guido
Le Medaglie d'Oro al Valor Militare della Campagna di Russia, Tenente CENCETTI Guido, 38° Reggimento Fanteria, Divisione Ravenna.
Magnifica figura di combattente, volontario di tre guerre, ardente di passione e di entusiasmo, audace ed energico comandante di plotone arditi, con la parola e con l’esempio esaltava l’ardire dei fanti, ne agguerriva lo spirito e col suo reparto, sempre primo fra i primi, affrontava ogni più alto compito. Occupata dal nemico una importante posizione, si offriva di riconquistarla col proprio plotone ed alla testa di esso – incurante di ogni pericolo – si slanciava con impeto ed ardore all’attacco. Ferito nel momento in cui per primo irrompeva sulla contesa trincea, rifiutava ogni soccorso e continuava, con la parola e l’esempio ad incitare e trascinare i propri uomini all’azione. Ferito una seconda volta e mortalmente, non desisteva dalla lotta fino al sopraggiungere della morte. In un ultimo anelito di vita, volgendo la fronte al nemico, indicava ai propri fanti l’ulteriore meta, e, per vedere l’avversario in fuga e la vittoria sorridere al suo plotone, non permetteva di essere allontanato dal campo di battaglia. Fulgida figura di intrepido, eroico soldato, nobile esempio di attaccamento al dovere spinto al supremo sacrificio. – Fronte russo-Don, 11 dicembre 1942.
Magnifica figura di combattente, volontario di tre guerre, ardente di passione e di entusiasmo, audace ed energico comandante di plotone arditi, con la parola e con l’esempio esaltava l’ardire dei fanti, ne agguerriva lo spirito e col suo reparto, sempre primo fra i primi, affrontava ogni più alto compito. Occupata dal nemico una importante posizione, si offriva di riconquistarla col proprio plotone ed alla testa di esso – incurante di ogni pericolo – si slanciava con impeto ed ardore all’attacco. Ferito nel momento in cui per primo irrompeva sulla contesa trincea, rifiutava ogni soccorso e continuava, con la parola e l’esempio ad incitare e trascinare i propri uomini all’azione. Ferito una seconda volta e mortalmente, non desisteva dalla lotta fino al sopraggiungere della morte. In un ultimo anelito di vita, volgendo la fronte al nemico, indicava ai propri fanti l’ulteriore meta, e, per vedere l’avversario in fuga e la vittoria sorridere al suo plotone, non permetteva di essere allontanato dal campo di battaglia. Fulgida figura di intrepido, eroico soldato, nobile esempio di attaccamento al dovere spinto al supremo sacrificio. – Fronte russo-Don, 11 dicembre 1942.
MOVM - Lupo Renato
Le Medaglie d'Oro al Valor Militare della Campagna di Russia, Tenente Colonnello LUPO Renato, 38° Reggimento Fanteria, Divisione Ravenna.
Comandante di battaglione da lui forgiato al suo entusiasmo e alla sua fede e già da lui guidato in precedenti azioni, per tre giorni di aspra ed epica lotta resa più dura dal freddo e dalla tormenta, stroncava l’impeto offensivo di soverchianti forze nemiche che, in reiterati attacchi, tentavano sommergere i reparti posti a difesa di un ampio e importante settore sul Donez. Assunta poi in difficili condizioni la difesa di un abitato attaccato da forze superiori di numero e di mezzi, manteneva la posizione, infondendo ai dipendenti ferrea volontà di resistenza ed alto spirito di sacrificio. Accerchiato e ridotto il battaglione ad un pugno di uomini, riuniva i superstiti ed alla testa di essi si lanciava arditamente al contrassalto a colpi di bombe a mano e baionetta. Gravemente ferito, prostrato e sanguinante, ma non domo nello spirito, continuava ad incitare alla lotta i propri fanti i quali, galvanizzati dalle sue parole e dall’esempio, avevano ragione del più numeroso avversario. Conscio dell’imminente fine, che avveniva infatti sul campo di battaglia, esprimeva sentimenti di fede e di alto patriottismo. Superdecorato al valore militare, grande luminosa figura d’eroe, sintesi del dovere, dell’ardimento e del sacrificio. - Fronte russo (Donetz), 19-22 gennaio 1943.
Comandante di battaglione da lui forgiato al suo entusiasmo e alla sua fede e già da lui guidato in precedenti azioni, per tre giorni di aspra ed epica lotta resa più dura dal freddo e dalla tormenta, stroncava l’impeto offensivo di soverchianti forze nemiche che, in reiterati attacchi, tentavano sommergere i reparti posti a difesa di un ampio e importante settore sul Donez. Assunta poi in difficili condizioni la difesa di un abitato attaccato da forze superiori di numero e di mezzi, manteneva la posizione, infondendo ai dipendenti ferrea volontà di resistenza ed alto spirito di sacrificio. Accerchiato e ridotto il battaglione ad un pugno di uomini, riuniva i superstiti ed alla testa di essi si lanciava arditamente al contrassalto a colpi di bombe a mano e baionetta. Gravemente ferito, prostrato e sanguinante, ma non domo nello spirito, continuava ad incitare alla lotta i propri fanti i quali, galvanizzati dalle sue parole e dall’esempio, avevano ragione del più numeroso avversario. Conscio dell’imminente fine, che avveniva infatti sul campo di battaglia, esprimeva sentimenti di fede e di alto patriottismo. Superdecorato al valore militare, grande luminosa figura d’eroe, sintesi del dovere, dell’ardimento e del sacrificio. - Fronte russo (Donetz), 19-22 gennaio 1943.
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