lunedì 26 novembre 2018

Serata a Rescaldina

BROGGI FAUSTO Disperso
CAIRONI ERMENEGILDO Prigionia
CAPROTTI GIUSEPPE Disperso
CASSANI MARIO AMBROGIO Disperso
COLOMBINI SILVIO Disperso
COLOMBO ANGELO Disperso
COLOMBO ETTORE Prigionia
COLOMBO LUIGI Disperso
CRIBIOLI GIUSEPPE Disperso
DE SERVI LUIGI Disperso
GAMBINI MARIO Prigionia
GRIMOLDI EMILIO Disperso
LOSA CESARE Disperso
LOSA PASQUALE Disperso
MAERNA DANTE Disperso
MAERNA LUIGI Disperso
PEZZONI CELESTE Disperso
PEZZONI FRANCESCO Disperso
PRAVETTONI GIUSEPPE Disperso
RAIMONDI GIUSEPPE Disperso
RAIMONDI PIETRO Prigionia
ROSSINI GIUSEPPE Disperso
SAMPIETRO ALFREDO Disperso
TREZZINI ANGELO Disperso
TURCONI AGOSTINO Prigionia

Sembra solo un elenco di nomi... questi sono i ragazzi nati a Rescaldina (MI), partiti per la campagna di Russia durante la seconda guerra mondiale e mai più tornati a casa. Forse qualcuno troverà nell'elenco un parente mai conosciuto, forse molti di voi chiedendo a qualche nonna o zia scopriranno che ad un parente lontano toccò analoga tragica sorte.

Martedì 4 dicembre dalle ore 21.00 presso Villa Rusconi a Rescaldina (MI) vi racconteremo la loro storia con immagini di ieri e di oggi.

venerdì 23 novembre 2018

I piastrini in Russia

Perdonerete se ho scelto un'immagine così triste e forte, ma a tutte le persone che accolgono con entusiasmo la distribuzione di piastrini in arrivo dalla Russia mi sento di fare presente un mio pensiero ed una riflessione. Io in Russia ci sono stato già 4 volte e ho riconsegnato qualche piastrino, perché mi è stato consegnato sul posto dai russi. Ma in qualsiasi modo si fomenti questo commercio, si provoca un danno enorme proprio a voi parenti di quei caduti. I russi scavano per vendere i piastrini senza nessun riguardo e dove c'è un piastrino potrebbe esserci il corpo o quello che resta di vostro padre o zio o nonno. Si, forse, vi arriverà un oggetto prezioso ma così non vi arriveranno mai gli eventuali resti. Mi si dirà che se aspettiamo che qualcuno vada in loco a recuperarli possiamo anche scordarcelo e forse è anche vero. Ma l'immagine che ho scelto mostra lo scempio che i russi fanno sui cadaveri per recuperare qualche cosa da vendere. Lo faranno probabilmente lo stesso, ma io non concorrerò mai a tutto questo. A voi che aspettate un padre o uno zio o un nonno è dedicata questa mia riflessione.

mercoledì 7 novembre 2018

Noi protagonisti

150 km percorsi a gennaio in Russia nella steppa dal Don a Nikolajewka, dormendo nelle isbe dei russi che ci hanno ospitato; 2 piastrini militari recuperati di altrettanti nostri soldati dichiarati dispersi nel 1943; in condizioni molto differenti dai nostri alpini e fanti ma comunque patendo freddo e stanchezza per 7 giorni con tutto il necessario nello zaino; il ritorno a casa con due piastrini in valigia, due pezzi di metallo che erano a contatto con la pelle di due ragazzi partiti e mai tornati; il pensiero fisso per mesi alla disperazione di due famiglie che avevano perso i propri cari in una guerra che ha inghiottito in Russia quasi 100.000 dei nostri nonni e padri; lo sforzo continuo per dover trovare a tutti i costi i parenti per riconsegnare i piastrini che come delle reliquie abbiamo riportato a casa... questo in sintesi è stato il mio 2018.

Finalmente il 4 novembre abbiamo riconsegnato anche il secondo piastrino ai parenti di questi sfortunati ragazzi; ho scelto questa fotografia perchè raffigura quasi tutti noi protagonisti della nostra piccola avventura/impresa; ma in questa immagine non si può percepire ne la commozione, ne la gioia che abbiamo provato a fare tutto ciò. Non credo che nella mia vita potrò provare analoghe emozioni, so però che questa esperienza, tutta quanta, è stata unica! Tornerò in Russia ancora, per forza di cose, e mi auguro anche con le stesse persone con cui sono stato a gennaio, ma non so se potrò rivivere la stessa situazione. Abbiamo chiuso il cerchio proprio il 4 novembre, una data che per noi pochi che ci sentiamo totalmente ITALIANI, nel bene e nel male, ha una profonda importanza; seppur stravolta nel suo significato originale da una cerchia non ristretta di persone, noi la sentiamo tutta anche se all'epoca non c'eravamo e non abbiamo provato. Non festeggiamo le armi e la guerra, forse festeggiamo di più la fine della stessa e quegli uomini che presero parte alla Grande Guerra e che contribuirono a vincerla, come mio nonno che all'epoca tornò a casa con un occhio di vetro.

Lino Incerti di Baiso (RE) e Aurelio Mangiavacca di Castell'Arquato (PC) sono così in parte tornati a casa...

sabato 27 ottobre 2018

lunedì 22 ottobre 2018

El Alamein

Permettetemi una divagazione, ma erano tutti nostri soldati... prima che "un italiano in Russia" sono stato anche "un italiano ad El Alamein"... E anche quest'anno è El Alamein... fra le centinaia di fotografie scattate nell'Aprile 2009 quando mi sono recato per l'ultima volta in Africa, voglio ricordare quei ragazzi e quella tragica battaglia con questa immagine. Era l'alba di uno di quei giorni in cui ho visitato il fronte dalla litoranea alla depressione di Qattara, e poi ancora più a sud; avevo appena dormito nel sacco a pelo nella zona di Naqb Rala. Come tetto un cielo di stelle che mai avevo avuto modo di vedere prima nella mia vita... un'emozione unica! All'alba dunque mi sono alzato per primo ed indossati gli anfibi sono salito su una delle quote circostanti, mi sono sdraiato dentro una delle trincee ancora presenti e poi "visto". Nel silenzio più assoluto ho "respirato" El Alamein e il deserto: le emozioni non possono essere scritte, ma in qualche modo e per la prima volta ero lì con loro...

Aurelio Mangiavacca 2

Aurelio ha un volto! Da quando in Russia ci è stata donata la sua piastrina tutti noi ci siamo sempre chiesti chi c'era dietro a quell'oggetto tanto importante ed alla sua storia. Aurelio a destra e il fratello Giuseppe a sinistra... entrambi caduti in Russia, Aurelio durante la ritirata e Giuseppe in prigionia. Domenica 4 novembre a Vernasca (PC) avremo l'onore di riconsegnare alla figlia di Giuseppe la piastrina dello zio scomparso.

lunedì 15 ottobre 2018

Aurelio Mangiavacca 1

Si chiamava Aurelio, Aurelio Mangiavacca; è partito nel 1942 per la Russia con l'8° Reggimento Alpini della famosa Divisione Julia, dissanguatasi dal dicembre 1942 al gennaio 1943 al tristemente famoso quadrivio di Selenyj Yar. Aurelio è nato il 1 aprile 1920 a Castell'Arquato, un piccolo paesino sulle colline in provincia di Piacenza. Con lui è partito anche il fratello Giuseppe, nato il 25 dicembre 1912. Due fratelli partiti insieme per la guerra.

Aurelio risulta disperso dal 21 gennaio 1943; Giuseppe fu catturato dall'Armata Rossa e morì il 4 luglio 1943 al campo di Tiomnikov. Non sono mai più tornati a casa, inghiottiti in un buco nero che per noi italiani si chiama Campagna di Russia. A noi 11 persone che abbiamo ripercorso a piedi il tragitto della Divisione Tridentina dal Don a Nikolajewka nel gennaio 2018 ed in occasione del 75° anniversario, la sera prima della nostra ultima tappa, da Nikitowka a Nikolajewka appunto, si avvicinò un giovane russo, Sergej, e ci consegnò gratuitamente la piastrina di Aurelio. Sergej non volle nulla in cambio, certamente contento se fossimo riusciti a riconsegnare quel piccolo oggetto così tanto importante per la famiglia che lo aspettava a casa.

Dopo settimane di ricerche e qualche intoppo burocratico che ha allungato i tempi più del previsto, Domenica 4 novembre consegneremo il piastrino di Aurelio ai familiari; lo consegneremo presso il comune di Vernasca, sempre in provincia di Piacenza e località dalla quale la famiglia Mangiavacca proviene. Quale data più simbolica del 4 novembre, anniversario della fine e della vittoria nella Grande Guerra?

Grazie al fondamentale contributo delle persone che lavorano agli Uffici Anagrafe dei comuni di Castell'Arquato, Vernasca, Salsomaggiore Terme e Fidenza, siamo riusciti ad arrivare alla Signora Marisa, figlia di Giuseppe, ed alla Signora Simona, nipote di Giuseppe, il povero fratello di Aurelio. Domenica 4 novembre sarà per noi 11 una giornata importante, finalmente conosceremo i parenti più stretti di Aurelio e finalmente una parte di lui tornerà a casa. Ho custodito a nome di tutti la sua piastrina in un mio cassetto come una reliquia; uno di noi 11, probabilmente uno degli alpini del gruppo, la consegnerà nelle mani della Signora Marisa. Quella Signora Marisa che il primo giorno in cui ci siamo sentiti al telefono mi disse "E del mio papà non avete trovato nulla?"...

mercoledì 10 ottobre 2018

Ancora una volta tutti insieme

Eccoci ancora una volta quasi tutti insieme... la nostra esperienza in Russia ci ha legati anche nella vita di tutti i giorni. Alla prima occasione ci ritroviamo... anche per ricordare tutti i nostri caduti e dispersi!




domenica 16 settembre 2018

Christian torna in Russia

Christian, uno di noi che abbiamo camminato in Russia a gennaio è già tornato a rendere omaggio a tutti i nostri caduti e dispersi... bravo Christian!!