sabato 23 giugno 2018

Rientrati dalla Russia

Purtroppo per impegni non sono potuto essere presente... ma il mio cuore oggi era tutto là.

venerdì 6 aprile 2018

Tutto ciò che resta di Lino

Domani Lino torna a casa... per me si chiude un cerchio... nel 2011 mi sono recato per la prima volta in Russia in pieno inverno ed è stata un'emozione fortissima. Era necessario dopo tante letture e tanti sogni ad occhi aperti, esserci di persona per vedere e sentire. Ora con la riconsegna del primo piastrino tutto ha molto più senso... li ho cercati, lo ho sognati, li ho sentiti e ora uno di loro sono riuscito a portarlo a casa. Per me sarà sempre una grande cosa!


venerdì 30 marzo 2018

Libri: "UNA BUGATTI DA GUERRA"

Giovedì 5 aprile sarà presente anche Chiara Orlandini con il suo bel libro "Una Bugatti da guerra"... un motivo in più per presenziare alla nostra serata.

mercoledì 28 marzo 2018

Le parole di Stefano Lupi

La ritirata di Russia di Stefano Lupi.

perché ad oltre 70 anni di distanza parlare ancora di questi avvenimenti?
per tanti motivi. 90.000 motivi.
anzi 90.000 + 1
90.001 soldati italiani che in quella tragedia non tornarono più a casa.
tra loro anche enrico magnanensi, tenente della divisione pasubio. mio nonno.
da quando mi sono messo sulle tracce del suo “percorso militare” l’unico pensiero è stato il poter un giorno solcare quelle terre per sentire e provare ad immaginare quello che un ragazzo di 27 anni, ha potuto vivere a migliaia di km lontano da casa.
una casa dove lo stava aspettando sua moglie in attesa della sua bambina che non ha mai potuto conoscere. mia mamma.

in occasione del 75° anniversario della ritirata del corpo d’armata alpino in russia, dal 18 al 27 gennaio 2018 insieme a: andrea, christian, danilo, davide, ezio, federico, giancarlo, roberto, silvia, vittorio e grazie all’associazione “sulle orme della storia” ho coronato questo forte desiderio: ripercorrere negli stessi giorni di quel gennaio 1943, il tragitto intrapreso, in ben peggiori condizioni, dai nostri soldati.

circa 180 chilometri che ognuno di noi ha affrontato alla scoperta di quei luoghi, di quel silenzio ma anche alla scoperta di se stesso.

a due mesi di distanza sono qui.
a ricordare quei giorni.
a ricordare quella parentesi lontana geograficamente e mentalmente.
una parentesi aperta da aspettative, eccitazione e con più interrogativi (pratico/logistici/fisici) che certezze (arriverò alla fine?).
ma che ho chiuso con un bagaglio ben più pesante dei 14kg del mio zaino e con un numero di interrogativi ben superiore dei primi. morali.
a ricordare quel mondo dove ho lasciato un pezzo di me.

dove ho lasciato i sorrisi sdentati o dorati e gli sguardi interrogativi delle tante persone incrociate nel vederci “sfilare” così colorati davanti alle loro grigie strade.
dove ho lasciato la loro gentilezza e ospitalità genuina.
dove ho lasciato la gioia per le piccole cose, come il trovare un dispenser di sapone dopo giorni di saponetta condivisa.
dove ho lasciato la tolleranza dell’imprevisto, io che, con stress, pianifico tutto e rincorro il tempo per “fare”.
dove ho lasciato un mondo indietro di 50 anni, ma autentico.
dove ho lasciato la nostra guida russa, sasha che senza garmin ma con un blocchettino a quadretti e una matita ci ha guidati nel nulla fino a destinazione.
dove ho lasciato un mondo dove ceni con 2 euro e dormi con 4.
dove ho lasciato il pope e la sua generosità, la cameriera con piega anni 60, l’autista folle in manica di camicia, zina e la sua la casa senza bagno, il padrone dell’hotel fiero di mostrarci le sue “suites” kitch e intonse e 100 altri personaggi.
dove ho lasciato la neve.
densa, avvolgente, infinita. rispettata e odiata.
si, perché quella che ritroverò un domani qui a milano o davanti a qualche alpen resort&spa trentino non sarà la stessa.
mai più!

dove ho lasciato la fatica e le lacrime.
dove ho lasciato i miei compagni. le loro parole, i loro racconti, le loro idee così lontane dal “mio mondo” ma che grazie ad esse sto vivendo una vita parallela. vera, mia!
dove ho lasciato il loro aiuto che mi ha permesso di scrivere “è finita, sono arrivato”
dove ho lasciato.....
dove ho lasciato?
no, non è vero
sono qui a ricordare, a scrivere.....
non ho lasciato niente, è tutto dentro di me
e li resterà per sempre!

ciao nonno, sii orgoglioso, la tua bambina è una grande donna.

Lino torna a casa

Sabato 7 aprile 2018 finalmente riconsegneremo la piastrina di Lino Incerti al nipote! La cerimonia si terrà a Baiso (Reggio Emilia) dalle ore 10.30. Sarà un momento significativo per noi che abbiamo avuto l'onore di riportare in Italia un oggetto così importante di questo povero ragazzo e lo sarà anche per tutte le persone che interverranno alla cerimonia; sarà un modo per ricordare a tutti che questi ragazzi tanto sfortunati non devono essere dimenticati. Invitiamo chiunque ad intervenire!