lunedì 15 settembre 2025

Il viaggio del 2013, da Nikitowka a Nikolajewka

Trekking 2013 lungo il percorso della ritirata del Corpo d'Armata Alpino in Russia nel gennaio 1943, dal Don a Nikolajewka; nei pressi di Nikolajewka.

domenica 14 settembre 2025

I servizi logistici, parte 8

PREMESSA.

I testi che seguono sono un estratto de "I servizi logistici delle unità italiane al Fronte Russo (1941-1943)" edito dall'Ufficio Storico del Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell'Esercito; la mia divulgazione ha il solo scopo di proporre alla vostra attenzione alcuni spunti di riflessione di quella che fu la Campagna di Russia per noi italiani, anche dal punto di vista logistico; la mia divulgazione non ha lo scopo di sostituire il testo originale, ma al contrario è un invito all’acquisto, se rintracciabile, per approfondire i temi trattati e conoscere a fondo anche questo aspetto della nostra storia. Buona lettura!

IL SERVIZIO SANITARIO - SINTESI E FUNZIONAMENTO.

“Gli sgomberi ebbero come criterio fondamentale quello di far giungere il ferito ad ottenere tempestive e adeguate cure chirurgiche rapporto alla lesione riportata (per esempio: 6 ore per i feriti all'addome, 24 ore per i feriti al cranio, ecc.). […] I mezzi impiegati furono: i portaferiti con le tradizionali barelle, le autoambulanze, gli autocarri vuoti di ritorno, le slitte porta-feriti ed anche gli aerei da trasporto, che giornalmente raccoglievano i feriti più gravi dalle unità sanitarie più avanzate per trasportarli al Centro Chirurgico d'Armata di Voroscilovgrad.

Tale mezzo di sgombero consentì di trasportare in tempo utile per essere operati 1600 feriti che, diversamente, non sarebbe stato possibile trasferire, per le loro condizioni, e conseguentemente operare in tempo. In taluni casi i feriti poterono essere curati entro sole tre ore dal momento in cui avevano riportato la ferita. Nella zona degli ospedali d'armata i feriti ricevevano le cure adeguate e, se l'entità delle lesioni sofferte consentiva il loro rientro alle rispettive unità, potevano essere inviati per un soggiorno al convalescenziario di Dniepropetrovsk.

In caso contrario venivano sgomberati in patria per mezzo di treni-ospedale. Funzionavano per tale servizio venti treni, ha 20 capienza da 318 a 235 degenti, convenientemente attrezzati anche per la stagione invernale, oltre che per assicurare i degenti le cure che potessero loro occorrere. Il viaggio pieno carico verso l'Italia poteva essere effettuato in otto giorni, mentre quello di provenienza dalla madrepatria era compiuto in un periodo di tempo doppio, per il sovraccarico di movimento su tutto il lungo percorso ferroviario. […]

Furono attrezzati appositi vagoni ferroviari provvisti di finestrini con il doppio vetro, servizi igienici con deflusso all'esterno, imbottitura delle pareti, stufe per il riscaldamento, pagliericci a terra, dotazione di coperte di lana, bidoni per acqua, bidoni-thermos per caffè e latte, borracce con cordiali, casse di cottura con brodo caldo, lumi a petrolio. […]

Per quanto riguarda, infine, la bonifica del campo di battaglia e la tumulazione delle salme, la vastità del territorio attraversato, l'ampiezza dei settori operativi assegnati alle grandi unità, oltre alle difficoltà climatologiche, presero ardua la soluzione del problema. Quando possibile, le salme isolate furono trasportate nei cimiteri di guerra italiani; furono compilati precisi grafici per l'identificazione delle località e delle singole tombe, unendo a ciascuno di essi non soltanto il prescritto piastrino di riconoscimento, ma anche una bottiglia sigillata contenente tutti i dati del deceduto”.

“Stato Maggiore dell'Esercito, I servizi logistici delle unità italiane al fronte russo (1941-1943), pagg. 56-58”.

La Campagna di Russia a Gremiasco

Oggi, visitando le zone di provenienza della mia famiglia paterna, ho raggiunto Gremiasco (Alessandria). Girando per questo piccolo paese che conta circa 270 abitanti, ho trovato una via dedicata ai soldati dispersi in Russia!! Il perchè è presto spiegato... dei 4 caduti della Seconda guerra mondiale, 3 sono caduti o dispersi in Russia.



sabato 13 settembre 2025

Il viaggio del 2013, da Nikitowka a Nikolajewka

Immagini del mio primo trekking effettuato nel 2013... Sabato 26 gennaio - 8a tappa Km.17,0: da Nikitowka a Nikolajewka. A qualche chilometro da Nikolajewka è presente questo cippo che ricorda tutti i nostri caduti della battaglia... nel mio primo viaggio in Russia nell'inverno 2011 il Professor Alim Morozov ci disse che i resti dei nostri soldati sono stati appunto sepolti in questo terreno.



Il viaggio del 2013, da Nikitowka a Nikolajewka

Immagini del mio primo trekking effettuato nel 2013... Sabato 26 gennaio - 8a tappa Km.17,0: da Nikitowka a Nikolajewka. La massicciata ferroviaria e le prime isbe di Nikolajewka viste dal lato sovietico.



lunedì 1 settembre 2025

Mi date una mano?

𝐎𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨

Dare voce alla memoria della Campagna di Russia attraverso le mie conferenze, trasformando la passione in una “missione” a tempo pieno. Raccontare la storia di chi non è tornato e di chi per anni li ha aspettati a casa; mantenere viva la memoria, quale monito alle future generazioni, perché queste vicende non si debbano più ripetere.

𝐃𝐞𝐬𝐜𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨

“Ci sono storie che non devono essere dimenticate. Io ho deciso di raccontarle.”
Sono un informatico con un’anima da storico. Per anni ho studiato la Campagna di Russia, ho viaggiato nelle terre gelate dove i soldati italiani hanno combattuto e sofferto, ho raccolto testimonianze, emozioni e silenzi che non si trovano nei libri.
Questo progetto nasce dal desiderio di far crescere la mia attività di divulgazione storica, per portare la memoria laddove rischia di svanire… nelle scuole, nelle piazze, sui social, nei libri.
Con il vostro aiuto voglio solo ed esclusivamente proporre le mie conferenze in quelle località che oggi non ho potuto ancora raggiungere; ad oggi tutte queste iniziative sono state “autofinanziate", senza mai chiedere nulla a nessuno e senza mai accettare alcun contributo.

𝐃𝐨𝐯𝐞 𝐚𝐧𝐝𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐢 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢?

Solo ed esclusivamente per supportare i costi logistici di spostamento in regioni italiane che al momento non ho ancora potuto raggiungere. Vorrei dunque raggiungere quelle regioni d'Italia che non ho potuto raggiungere, come: Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio per iniziare. Vorrei poter “affittare” una sala e proporre il convegno senza, per forza e come oggi, dover contare solo ed esclusivamente sulla buona volontà del comune di turno o dell'associazione interessata.

𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐞𝐫𝐦𝐢?
Perché non stai solo finanziando un progetto, ma scegli di custodire la memoria insieme a me. Ogni contributo è un tassello di quella storia che vogliamo ancora raccontare.

“𝐶ℎ𝑖 𝑠𝑎𝑙𝑣𝑎 𝑙𝑎 𝑚𝑒𝑚𝑜𝑟𝑖𝑎, 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑟𝑢𝑖𝑠𝑐𝑒 𝑖𝑙 𝑓𝑢𝑡𝑢𝑟𝑜.”



domenica 31 agosto 2025

Podcast su Sopravvivere e morire nei campi

Sopravvivere e morire nei campi dell'URSS raccontati attraverso il libro "Morire giorno per giorno" di Gabriele Gherardini.



Podcast sulle Marce del Davai

La Marce del Davai raccontate attraverso il libro "Morire giorno per giorno" di Gabriele Gherardini.



sabato 30 agosto 2025

In ricordo di chi non è tornato...

In ricordo di chi non è più tornato, di chi è rimasto per sempre là, di chi è tornato ma ha lasciato là qualche cosa di sé, di chi ha aspettato per anni.

Cargnacco 2025

Come tutti gli anni U.N.I.R.R., e non solo, onorerà e ricorderà tutti i soldati del CSIR e dell'ARMIR, i Reduci, i Caduti, i Dispersi e i Morti in Prigionia al Tempio di Cargnacco (Udine) il giorno 21 settembre 2025 dalle ore 9.30. Questo è un invito ad esserci per non dimenticare il loro sacrificio.