martedì 1 aprile 2025

Convegno a San Salvatore Monferrato

Venerdì 4 aprile 2025 a San Salvatore Monferrato (Alessandria) terrò un'altra conferenza sulla Campagna di Russia, presso la Sala Polifunzionale del Palazzo Comunale, sita in Piazza Carmagnola 26. Un altro momento per non dimenticare!

mercoledì 26 marzo 2025

Le fotografie di Carlo Mezzena, 09

Le fotografie di Carlo Mezzena, Sottotenente della 31ª Batteria del Gruppo Bergamo, Divisione Alpina Tridentina. Ogni fotografia è stata recuperata dalla precedente pubblicazione dell'intero album e trattata con l'intelligenza artificiale per renderla più nitida e dettagliata.

"Proiettili di ogni calibro".

Le fotografie di Carlo Mezzena, 08

Le fotografie di Carlo Mezzena, Sottotenente della 31ª Batteria del Gruppo Bergamo, Divisione Alpina Tridentina. Ogni fotografia è stata recuperata dalla precedente pubblicazione dell'intero album e trattata con l'intelligenza artificiale per renderla più nitida e dettagliata.

"I partigiani hanno lavorato".

sabato 22 marzo 2025

Convegno a Pogliano Milanese, il riconoscimento

Ieri sera a margine della conferenza tenuta a Pogliano Milanese ho avuto il piacere inaspettato di ricevere questa targa, donatami dal Comune nelle figure del Sindaco Carmine Lavanga e dell'Assessore alla Cultura Gabriele Magistrelli. È il secondo anno che il Comune di Pogliano Milanese mi invita a tenere un convegno sulla Campagna di Russia, dimostrando una sensibilità davvero non comune a questi temi. Rivolgo a voi quindi un sentito grazie, anche a nome di tutti quei ragazzi che non sono tornati e che avete onorato con una serata a loro dedicata.

giovedì 20 marzo 2025

I servizi logistici, parte 7

PREMESSA.

I testi che seguono sono un estratto de "I servizi logistici delle unità italiane al Fronte Russo (1941-1943)" edito dall'Ufficio Storico del Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell'Esercito; la mia divulgazione ha il solo scopo di proporre alla vostra attenzione alcuni spunti di riflessione di quella che fu la Campagna di Russia per noi italiani, anche dal punto di vista logistico; la mia divulgazione non ha lo scopo di sostituire il testo originale, ma al contrario è un invito all’acquisto, se rintracciabile, per approfondire i temi trattati e conoscere a fondo anche questo aspetto della nostra storia. Buona lettura!

IL SERVIZIO SANITARIO - TERZA PARTE.

Anche il Centro di Kantemirovka veniva rinforzato ed un altro Centro Ospedaliero era costituito a Tcertkovo. […] I reiterati attacchi delle grandi unità sovietiche, portati dall'11 al 16 dicembre 1942 contro l’8ª Armata e specificamente contro i tratti di fronte difesi dal II Corpo d'Armata (Divisioni “Cosseria” e “Ravenna”) e dalla Divisione “Pasubio” (XXXV Corpo d’Armata “CSIR”), avevano causato rilevanti difficoltà per il regolare svolgimento del Servizio Sanitario, a causa dell'ingente affluenza di feriti; più arduo ancora si era presentato il problema degli sgomberi, non soltanto per l'entità dei movimenti da effettuare, ma soprattutto per la scarsità del carburante.

Il giorno 17, la Direzione di Sanità del II Corpo d'Armata, la 27ª Ambulanza Radiologica e la 2ª Ambulanza Odontoiatrica dovevano ripiegare da Taly su Mitrofanovka (linea ferroviaria Kantemirovka-Rossosc) e gli Ospedali da Campo 203 e 213 provvedevano allo sgombero dei feriti da Mitrofanovka sugli ospedali di Rossosc, poiché in quello stesso giorno, anche in relazione alla situazione tattica delineatasi, veniva iniziato l'alleggerimento del Centro Ospedaliero di Kantemirovka.

Il giorno 19 dicembre punte corazzate sovietiche raggiungendo Kantemirovka vi determinavano l’interruzione della linea ferroviaria e dell'esigenza di evacuare subito da quel centro quanto ancora restava degli Stabilimenti d’Intendenza, primi fra di essi gli ospedali. Tutto materiale delle formazioni sanitarie della Frazione dell'8° Magazzino di Sanità Andava perduto. Unico sgombero realizzato fu quello di 3000 infermi, ma gli intrasportabili, in tutto 209 concentrati negli Ospedali da Campo 120 e 578, dovettero essere lasciati in mano ai russi, assistiti da 9 militari del Corpo Sanitario, in cui i due ufficiali medici. […]

Contemporaneamente, a Tcertkovo andavano perduti l'Ospedale da Campo 874 ed il nucleo della 22ª Sezione Disinfezione. Il 20 dicembre le unità sanitarie dislocate a Mitrofanovka ripiegavano a Voroscilovgrad e da quella città, nello stesso giorno, aveva inizio lo sgombro a tergo dei feriti, subito rimpiazzati da altri affluenti da oriente. […] Anche nel mese di gennaio 1943 l'attività del Centro di Voroscilovgrad si mantenne molto intensa. Esaurito il primo afflusso di infermi sgomberati in seguito ai combattimenti di rottura della linea del Don, dal giorno 17 gennaio in poi, giunse sugli stabilimenti una nuova ondata, comprendente anche molti feriti tedeschi, proveniente dalla zona di Millerovo.

Il numero complessivo di quei posti-letto fu elevato a 5000. Il 21 gennaio la capienza di quel centro ospedaliero era stata saturata con il ricovero di 5000 infermi, di quali 2186 italiani. Lo sgombero a tergo dei degenti italiani, iniziato il giorno 20, era completato entro le ore 5 del 22 gennaio, unitamente a quello dei degenti degli Ospedali da Campo 238, 820 e 829. La scarsità dei mezzi a disposizione impose che il trasferimento del personale di queste unità sanitarie fosse effettuato per via ordinaria e a piedi.

Alla stessa data, inoltre, avevano ormai cessato di funzionare anche le unità sanitarie dislocate a Kantemirovka, Millerovo e Kondracevskaja. […] Nella seconda decade di febbraio, le unità del centro ospedaliero di Stalino (Ospedali di Riserva 2 e 3, Ospedale da Campo 256), dopo un periodo di intensa attività durante la seconda metà di dicembre 1942, si trasferirono, ripiegate, a Dniepropetrovsk”.

“Stato Maggiore dell'Esercito, I servizi logistici delle unità italiane al fronte russo (1941-1943), pagg. 43-53”.

Convegno a Pogliano Milanese

Convengo sulla Campagna di Russia a Pogliano Milanese (MI), venerdì sera 21 marzo alle ore 21.00 presso la Sala Consiliare "E. SIlvestri" del Municipio in Piazza AVIS-AIDO 6.

Oltre al sottoscritto sarà presente anche Simone Girardi, autore del libro "Lettere dalla steppa: storia di colore che non tornarono". Vi aspettiamo!

venerdì 14 marzo 2025

MOVM - Vescovo Sergio

Le Medaglie d'Oro al Valor Militare della Campagna di Russia, Soldato VESCOVO Sergio, 37* Reggimento Fanteria, Divisione Ravenna.

Orfano di guerra destinato ad un reparto non mobilitato chiedeva ed otteneva di seguire il reggimento in zona di operazioni dove partecipava volontariamente e con onore ad ogni più rischiosa impresa. Di vedetta avanzata, scorti nuclei nemici che tentavano di avvicinarsi di sorpresa alle nostre posizioni, li affrontava con estrema decisione. Benché ferito gravemente da una bomba a mano che gli frantumava un braccio, caduto il comandante della squadra, guidava i compagni al contrassalto. Ferito una seconda volta ad un occhio, non desisteva dalla lotta nella quale già il nemico dava segni di stanchezza. Ferito una terza volta da raffica di arma automatica, trovava ancora la forza di trascinarsi contro l’avversario ormai in fuga e di incitare i compagni a non dargli tregua. Morente, si diceva orgoglioso del dovere compiuto. Fulgido esempio di valore e di elevate virtù militari. – Ssolonzy – Fiume Don (Fronte russo), 19 ottobre 1942.

MOVM - Fasil Pietro

Le Medaglie d'Oro al Valor Militare della Campagna di Russia, Sottotenente FASIL Pietro, 37* Reggimento Fanteria, Divisione Ravenna.

Comandante di un caposaldo, perno di importante posizione difensiva, conteneva e batteva duramente l’avversario numericamente superiore. In tre giornate di cruenti combattimenti, nel corso dei quali il nemico gettava nella lotta le sue migliori forze per avere il sopravvento, dava prova di tenacia e di eccezionale valore, spesso ritto sulla sua trincea continuamente battuta da violentissimo fuoco e con un esiguo nucleo di valorosi opponeva epica resistenza. Nel terzo giorno, quando tutte le armi automatiche erano state ridotte al silenzio dalle artiglierie avversarie e le poche munizioni e bombe rimaste costituivano l’estrema riserva del caposaldo accerchiato, si lanciava con i pochi fanti superstiti ad impetuosi contrassalti. Ferito e caduto al suolo, si rialzava per sparare le ultime cartucce della pistola e si difendeva con le bombe a mano tolte ad un caduto. Colpito, una seconda volta, con sforzo supremo, si lanciava contro un avversario che gli stava di fronte e cadeva confermando, col supremo sacrificio, il suo eroismo. – Q. 220 – Ansa di Werch Mamon (Fronte russo), 20 – 22 agosto 1942.

giovedì 13 marzo 2025

Le fotografie di Mario Bagnasco, 55

Le fotografie di Mario Bagnasco, Primo Capo Squadra o Capo Squadra della Legione CC.NN. "Valle Scrivia".

"Campo contumaciale Bologna".